Il popolarissimo social network cinese Tik Tok, deve fare i conti con alcune denunce in tema di violazione delle leggi sulla privacy sui dati biometrici :non solo riconoscimenti facciali, ma anche impronte digitali, voce, retina e altri dati sensibili.
Le accuse arrivano da alcuni utenti americani che ritengono che Tik Tok abbia raccolto e condiviso con terze parti i dati sensibili di alcuni dei suoi utenti, che per la maggior parte sono minorenni. Stando a quando riportato da una denuncia della FTC (Federal Trade Commission), l’app infatti avrebbe garantito alcune delle sue funzioni attraverso un sistema di riconoscimento facciale (sia per abilitare l’accesso, sia per l’utilizzo dei vari filtri ed effetti), senza specificare la raccolta dei dati biometrici, ovvero le “impronte facciali” dei suoi utenti. Episodi già verificati l’ anno scorso in Illinois e in California, risolti dal social network con un patteggiamento di 1,1 milioni di dollari.
Un duro colpo da affrontare se pensiamo che TikTok è un successo senza precedenti nel mondo dei social media. Negli ultimi mesi, con la complicità del lockdown globale, la sua popolarità è salita alle stelle: nel primo trimestre del 2020 ha riportato oltre 315 milioni di download (il numero più alto mai registrato da un’app) e da pochi giorni ha superato i 2 miliardi di download su scala globale.
“TikTok si dedica da sempre alla salvaguardia della sua community e dei suoi dati, specialmente per quanto riguarda i più giovani. Per quanto ci dissociamo dalla maggior parte delle accuse che ci sono state rivolte in queste cause legali, abbiamo intenzione di collaborare con le parti coinvolte per giungere insieme alla risoluzione di qualsiasi problema”, ha dichiarato un rappresentante della società.
Speriamo che sia solo un malinteso poiché, come vi avevamo detto in articoli precedente, tantissimi beauty brands avevano iniziato a concepire nuove strategie di marketing appositamente per Tik Tok, come anche alcuni luxury brand che hanno preso in considerazione il nuovo social network per il marketing indirizzato alla generazione Z