Gran soirée a chiusura di questa meravigliosa Fashion week milanese con i Green Carpet Fashion Awards 2018, seconda edizione dei premi dedicati alla moda sostenibile, organizzati da Camera Nazionale della Moda Italiana ed Eco-Age e ospitato al Teatro alla Scala. Ovvero l’evento più cool e atteso di tutti. Vi dico soltanto che la piazza del teatro era chiusa al traffico già dal pomeriggio, per consentire l’istallazione del tappeto più grande del mondo: una distesa verde di 1700 metri quadrati, ornati di disegni di colibrì.
Quando sono arrivata si sentiva un magico cinguettio diffuso di sottofondo. Poi è cominciato il grande evento, con una parata di celebrità dal mondo della moda, della comunicazione e del cinema. I Green Carpet Awards sono una serie di premi che vengono assegnati per l’impegno nella tutela dell’ambiente. Molti ormai li considerano gli Oscar della moda per la fama che stanno acquistando a livello internazionale. Molti abiti indossati dalle star avevano un animo green: seta biologica, applicazioni di metallo riciclato, cristalli realizzati con procedure perfettamente ecologiche. E tanti abiti verdi, naturalmente. Strepitoso quello indossato da Cindy Crawford e firmato Versace. Julianne Moore incantevole in un morbidissimo abito viola di Ferragamo.
Cate Blanchett in bianco Armani era talmente bella ed elegante che i fotografi non riuscivano a smettere di scattare. Tra i premi all’insegna dell’ecosostenibilità, voglio dirvene almeno un paio: Diego della Valle e Renzo Rosso premiati da Emily Ratajkowski e Petra Nemcova per aver investito tanto nelle produzioni artigianali. Premiata anche la celebre fabbrica Bonotto, esempio di slow factory già alla quarta (è stata fondata nel 1912: inizialmente produceva cappelli di paglia, oggi fa tessuti d’alta qualità). Cindy Crawford ha premiato Donatella Versace per il suo impegno nella sostenibilità a partire dalle sue scelte “fur free” e dalla realizzazione di spazi di vendita green. Il premio come miglior stilista emergente lo ha vinto Gilberto Calzolari. Ha realizzato un abito fatto con sacchi di juta provenienti dal Brasile e acquistati sul mercato dei Navigli a Milano; foderato con mussola di cotone naturale e impreziosito da un ricamo di motivi floreali giapponesi in cristalli Swarovski, era semplicemente incantevole.