ARRIVA INSTAGRAM UNDER 13, L’APP PER I BAMBINI

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L’idea è quella di una versione di Instagram progettata specificatamente per i minori di 13 anni, che al momento non possono accedere alla piattaforma. Come riportava lo scorso marzo BuzzFeed News, il progetto porta la firma di Mark Zuckerberg, Ceo di Facebook, e anche se per ora solo in cantiere, ha incontrato sin da subito non poca opposizione. A guidare l’app ci sarà il vice presidente di Facebook Pavni Diwanji, arrivato nell’azienda lo scorso dicembre. Mentre la supervisione è affidata ad Adam Mosseri, il capo di Instagram.

Ma è una buona idea la creazione di questo nuovo social per i minori? In tanti si sono fatti sentire per sottolineare le criticità di un’app strutturata come Instagram ma dedicata a un pubblico così giovane. Tuttavia in un’intervista alla BuzzFeed, Mosseri aveva dichiarato che l’app avrebbe permesso ai genitori di controllare meglio l’attività dei propri figli; mentre un portavoce di Facebook aveva dichiarato alla Cnn che i ragazzi non sarebbero stati bombardati di pubblicità come accade nell’app degli adulti.

Però, nonostante le rassicurazioni, si sono levate non poche voci contrarie sulla questione. Come riporta il New York Times, una coalizione di almeno 35 associazioni mondiali, che rappresentano i diritti dei bambini e dei consumatori, hanno firmato una lettera a Zuckerberg per esprimere i dubbi sulla realizzazione dell’app. Così come hanno fatto alcuni membri del Congresso e una lista di più di 40 procuratori americani. Anche loro si sono riuniti in un documento congiunto in cui evidenziano le problematiche del progetto.

Secondo questi critici, l’idea di Instagram semplicemente non funzionerebbe. Non è così semplice, avvertono le associazioni, soprattutto per i bambini di età compresa tra 10 e 12 anni, che già possiedono un account Instagram. Con la “versione infantile” dell’app saranno attratti da una routine infinita di “scrolling”, che ne minerebbe la loro salute mentale.

Ma le critiche non fermano Zuckerberg che è fermo sulla decisione di creare Instagram Kids. “Come tutti i genitori sanno, i bambini sono già online. Vogliamo migliorare questa situazione offrendo esperienze che diano ai genitori visibilità e controllo su ciò che fanno i loro figli. Stiamo sviluppando queste esperienze in consultazione con esperti in sviluppo infantile, sicurezza dei bambini e difensori della privacy“.

Intatto Instagram si classifica come il peggior social quando si parla di effetti sulla salute mentale degli utenti adolescenti anche rispetto a YouTube, Twitter e Snapchat. Questo quanto emerge da uno studio condotto nel Regno Unito e riportato da The Cut. I ricercatori hanno avvertito che la piattaforma spinge gli utenti a «confrontarsi con una versione non realistica, patinata, filtrata e photoshoppata della realtà». Nel quadro rientrano anche il bullismo, le molestie tra gli utenti adolescenti e gli adescamenti da parte di utenti adulti.

Una realtà fatta anche di storture e paradossi per cui a 10 anni si è troppo giovani per vivere da soli in casa, ma sorprendentemente maturi per navigare nella rete senza restarne prigionieri.

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