Grandi novità per la Casa di Carta. Dopo la notizia, giunta a rallegrare i fan, in cui si annunciava la messa in onda a data da definirsi, della quinta e sesta stagione della serie tv spagnola più amata, a stupire è stata una dichiarazione del Professore in persona.
Durante un’intervista rilasciata in occasione del Chelsea Film Festival, l’attore avrebbe infatti detto: «Sono consapevole che questo commento mi renderà molto impopolare. Ma il Professore era un ragazzo molto strano, un ragazzo molto solo. Quello che è successo con la banda e la ricerca dell’amore è un breve capitolo della sua vita. Se parliamo della fine del personaggio, penso che a un certo punto mi piacerebbe vederlo tornare a quella solitudine, quella vita solitaria a cui è più abituato e in cui sembra più a suo agio». Parole che sembrano voler suggerire un finale senza Raquel e senza compagni al proprio fianco.
Ma chi è veramente il Professore? Nessun precedente, nessun documento, ultimo rinnovo della carta di identità a 19 anni. A tutti gli effetti un fantasma, però un fantasma molto intelligente – osserva Tokyo
Un uomo senza passato, senza storia, senza passioni o indizi anche minimi che possano portare a scoprire non solo la sua identità, ma anche un punto debole o un eventuale tallone d’Achille. Una mente lucida che si accompagna a movimenti goffi e scoordinati, ed è questo il motivo per cui lui è e rimane la mente della banda, completamente privo di potere operativo. Diametralmente opposto a suo fratello Berlino; indimenticabili nella scena in cui uno difronte all’altro intonano le note di “Bella Ciao”, canzone simbolo della resistenza Partigiana: uno con voce bassa e quasi timida, l’altro con voce piena e arrogante, l’uno quasi “di nascosto” (come sarà sempre, confinato nelle retrovie, fuori dalla Zecca durante l’operazione), l’altro in prima linea.
E poi quella passione per gli Origami, che sembrano voler celebrare la sacralità della carta, opposta al denaro, inteso quasi come carta straccia. La carta degli origami è sacra, non a caso il Professore è spesso mostrato nella costruzione di una gru, simbolo per la fede shintoista di purezza, in completa opposizione alla carta delle banconote: sporca e infettata dall’uso che ne hanno fatto il sistema delle Banche e dell’Industria.
“Perché non mi vuoi ascoltare, Raquel? perché sono uno dei cattivi? […] ma se quello che stiamo facendo noi lo fanno gli altri, ti sembra che sia giusto. nel 2011 la banca centrale europea ha creato dal nulla 171.000 milioni di euro. dal nulla, proprio come stiamo facendo noi. […] sai dove sono finiti tutti quei soldi? alle banche. direttamente dalla zecca. ai più ricchi. […]
La Casa di Carta è una tra le serie Netflix più amata e seguita; ha influenzato profondamente anche la moda, come vi abbiamo svelato in questo articolo.