STOP AGLI STORE DIVISI PER TAGLIE

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È da diversi anni che il mondo della moda ha messo in atto un cambiamento epocale, dando maggiore spazio all’inclusività. Le modelle curvy hanno ormai conquistato passerelle e copertine, dimostrando a tutti che non serve una taglia 40 per essere bellissime, anzi, le silhouette eccessivamente magre non fanno altro che diffondere stereotipi sbagliati. Ora a cambiare in modo drastico è anche il mercato fashion, che ha intenzione di rinunciare alla divisione dei negozi in base alle taglie offerte. Fino ad oggi siamo sempre stati abituati a vedere store o quanto meno scaffali separati per le taglie regolari e per quelle “forti“, ovvero che arrivano fino alla 52-54, presto, però, potrebbe non essere più così. All’estero sono molti i department store che si sono aperti alla rivoluzione, estendendo la loro offerta a un’ampia gamma di misure diverse, mentre in Italia il cambiamento fa fatica a imporsi.

Il desiderio, oggi, è quello di entrare in boutique dove l’offerta si estende attraverso un’ampia gamma di taglie differenti”. Cosi spiega Elena Mirò. «La divisione di spazi fra taglie regolari e conformate sta diventando quasi fastidiosa: all’estero, celebri department store che fino a qualche tempo fa dedicavano piani separati alle plus size stanno cambiando atteggiamento. Per un marchio, diventa più importante avere una disponibilità di taglie che possa arrivare anche fino alla 52-54. Un’apertura che il mondo anglosassone sta già implementando»
Insomma sembra lontano da quando erano solo le  influencer “magre” a dettare le regole. Adesso le donne curvy, soprattutto quelle nella fascia d’età dai 30 ai 50 anni, valutano il capo e l’occasione d’uso e i negozi di adeguano alla nuova bellezza. Come Rihanna, la quale da sempre ha saputo come valorizzare il fisico  femminile con le sue collezioni Savage x Fenty.

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