Era il 1800 quando le prime sfilate di moda furono realizzate a Parigi.
New York aspettò l’inizio del ‘900 per proporre i suoi abiti.
Con il nuovo millennio la moda si è velocizzata, commercializzata, globalizzata al punto da richiedere un cambiamento con la C maiuscola. Abbiamo notato come questo cambiamento si sia messo in atto già da un paio d’anni.
Ma soffermiamoci sulle ultime sfilate per renderci conto come il concetto di sfilata si sia avvicinato sempre più a quello di show, concerto, spettacolo.
Gli spettatori non si accontentano di vedere splendide modelle che camminano sulle passerelle indossando abiti da sogno, vogliono qualcosa in più. Vogliono stupirsi. Vogliono divertirsi. Vogliono novità.
Il gioco è presto fatto.
Le grandi maison di moda hanno così iniziato a proporre passerelle sempre più dinamiche, interattive, spettacolari. Gli scenografi insieme ai designer hanno dato vita a defilè memorabili. Le modelle hanno sfilato nei posti più disparati, dai tetti delle case, agli aerei, ai McDonald’s.
Ebbene sì! Alla Paris Man’s Fashion Week il direttore creativo di Vetements, Demna Gvasalia, ha usato come catwalk un ristorante McDonald’s. Provocazione o innovazione? Poco importa, ciò che a noi interessa è come la moda si adatti alle esigenze dei consumatori e come gli stessi possano diventare fonte di ispirazione per la grande macchina del fashion business.
Rihanna per la sua collezione di lingerie Savage X Fenty ha scelto di fare una sfilata-evento. Un susseguirsi di cantanti, modelle, performers. Ad aprire le danze è stata la stessa Riri, seguita da Gigi Hadid, Cara Delevigne, Halsey, Paloma Elsesser e molti altri. Un inno all’inclusività, alle differenze, alle donne, alla fiducia in se stessi.
Issey Miyake ha messo in mostra a Parigi una sfilata unica nel suo genere. Le modelle ballavano, andavano sullo skateboard, venivano vestite da abiti calati dall’alto, giravano come trottole sulla passerella. Uno spettacolo divertente, entusiasmante fatto di colori ed euforia.
La sfilata cambia, come cambiano la moda, gli stili, gli abiti, i designer.
La sfilata si adatta al nuovo mondo, ai nuovi compratori, ai nuovi stilisti.
La sfilata non può rimanere un concetto inalterato in un mondo, quello della moda, così incline al cambiamento.