QUANDO LA MASCHERINA DIVENTA MODA

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Parliamoci chiaro, il coronavirus sta diventato un problema importante da affrontare a livello mondiale, prendere le giuste precauzioni sono importantissime, e dove serve, assolutamente usare le mascherine. Ma da qualche giorno, vediamo i social immersi da mascherine griffate di molteplici brand di lusso. È cosa nota che la cantante italiana Miss Keta ne ha fatto il suo marchio di fabbrica come la cantante americana Billie Eilish, ma da qui a diventare fonte di guadagno su un problema serio, ci sembra un po’ fuori controllo. Sembra che sia diventato quasi un trend che vada oltre l’ allarme corona virus, dato che sono griffate e ovviamente senza alcuna utilità medica.


A rivelarlo è il motore di ricerca globale di moda Lyst che ha registrato dei picchi notevoli di interesse da parte degli utenti per un accessorio che negli ultimi anni stiamo vedendo sempre più spesso in passerella. Agli ultimi Grammy Awards la cantante rivelazione Billie Eilish (che ha sbancato i premi aggiudicandosene 5 in totale tra cui i più importanti come canzone dell’anno e album dell’anno) ha indossato un look interamente firmato Gucci con tanto di mascherina nera a coprire bocca e naso. Nelle 24 ore successive la domanda per questo prodotto su Lyst è aumentata del 42% mentre su Google si registrava un +200% nelle ricerche correlate. Come non ricordare il cantante italiano Fedez con il volto parzialmente coperto da una mascherina alla sfilata di Moschino del settembre 2019, e sul mercato la scelta è ampia con sempre più marchi che le inseriscono nei propri shop online. Secondo i dati Lyst i brand preferiti dagli utenti per questo oggetto sono Off-White (+334% di ricerche rispetto al mese precedente), Bape (+167%), Nike (+60%), Louis Vuitton (+24%) e Marcelo Burlon (+10%).

Un trend che ha origine in Oriente dove, in paesi come Cina e Corea del Sud, l’uso della mascherina è molto frequente come protezione dallo smog. Infatti nelle metropoli orientali si è infiltrato nel repertorio streewear asiatico grazie a brand come BAPE, Mastermind Japan e Human Made. Inoltre già dal 2014 si sono visti in passerella modelli mascherati mandati dai stilisti cinesi come Ying Png e Masha Ma durante la Mercedes-Benz China Fashion Week come protesta contro l’ inquinamento. Di qui l’occasione per i marchi di moda di rendere più glamour un accessorio sempre più diffuso in un mercato in forte espansione come quello orientale. Ma chi sa se ora questa nuova mossa di vendita non torni più utile in Occidente, dato che sembra ancora una volta sfruttare un tema caldo del momento come nuova forma di guadagno.

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