Il Kaiser delle passerelle non c’è più. Si è spento a Parigi, all’età – forse – di 85 anni: il suo anno di nascita è da sempre un mistero. A dare la notizia il magazine francese Closer nella mattina del 19 febbraio 2019, a poche ore dall’inizio del calendario della Milano fashion week.
Qualche segnale forse c’era stato: proprio sul nostro magazine avevamo commentato la sua assenza alla sfilata Haute Couture di Chanel, di cui era la mente creativa dal 1983, e che aveva contributo a rilanciare dopo la scomparsa di Coco.
Ma il nome di Lagerfeld è legato anche al clamoroso rilancio di Fendi, a cui il marchio deve la sua diffusione internazionale. Ha lavorato per i più grandi, ha avuto una sua etichetta e nonostante questo immenso successo non ha disdegnato collaborazioni low cost: è a lui che H&M ha affidato la sua prima collezione creata da un grande designer (limited edition, andata sold out in due giorni).
Dal 2010 ha firmato per quattro stagioni le collezioni di Hogan, reinventando i modelli classici del brand: sneakers e ballerine. Nel 2006 ha lanciato una collezione casual uomo-donna, K Karl Lagerfeld, che includeva T-shirt e blue jeans e di recente aveva lanciato una meravigliosa capsule in collaborazione con Kaia Gerber, la sua ultima musa, figlia di Cindy Crawford.
Il suo nome, insomma, è leggenda.
Non solo stilista, ma anche fotografo, illustratore, artista, designer, icona pop e superstar della moda. Era l’imperatore, e dell’imperatore aveva anche il look, iconico e inconfondibile: occhialoni da sole, capelli candidi raccolti in una coda, camicie dal collo molto alto, completi neri con cravatta, mezzi guanti neri e le dita – che spesso stringevano un ventaglio – abbellite da anelli.
Qui la sua ultima apparizione social, https://www.instagram.com/p/BtgSvQ-oliT/ in cui ringraziava i fan dopo aver raggiunto un milione di follower su Instagram. Il mondo della moda, dopo di lui, non sarà più lo stesso.