Parliamo di social network e delle nuove tecnologie … Fino a una decina di anni fa le opportunità offerte da questi campi innovativi erano, ovviamente, inimmaginabili.
La rivoluzione digitale non ha semplicemente permesso alle persone di tutto il mondo di entrare in contatto tra di loro, ma ha anche creato figure e occasioni professionali inedite e fino a quel momento del tutto inesistenti, il cui potenziale è andato ben oltre le aspettative del mercato. Solo dieci anni fa tutto questo sarebbe stato assolutamente impensabile! Ma nei prossimi dieci anni, cosa accadrà?
Viviamo in una società fluida e in costante mutazione.Come evidenziano tutti gli studi del settore il mondo del lavoro è in costante evoluzione.
Oggi, purtroppo, diversi giovani ritengono che le competenze e lo studio non siano più indispensabili per costruirsi un futuro. Sembra che impegnarsi, applicarsi, avere un’istruzione siano diventate delle qualità superflue per affrontare il mondo del lavoro e quello degli adulti, in generale. Eppure, esistono almeno due ottimi motivi per puntare ancora sul percorso tradizionale:
primo, raggiungere il successo nella realtà dei social non è affatto un gioco da ragazzi;
secondo, nessuno può prevedere come sarà il mondo nei prossimi dieci anni.
Siamo proprio sicuri, per esempio, che i social, così come li conosciamo oggi, esisteranno ancora? Attratti dall’idea di poter ottenere ricchezza e notorietà senza un impegno particolare, molti giovani stanno investendo tempo e risorse in un progetto che domani potrebbe dissolversi come un sogno.
A partire da questa riflessione, il nostro team ha deciso di lanciare una piccola call per le nuove generazioni: “studiare è ancora l’investimento migliore”.
Raccontateci il vostro percorso di studio, le difficoltà che state affrontando, le soddisfazioni, i sogni, le speranze sul domani. Ogni esperienza è unica, ma condividerla può essere un modo non solo per chiarire le idee a noi stessi, ma per aiutare qualcun altro a trovare la propria strada. Cominciamo da me…
Mi chiamo Maria Vittoria Anna Greta Cusumano e sono la fondatrice del marchio MVC: un concept, un magazine, ma soprattutto una delle poche agenzie in Italia specializzate in content marketing e customized influencer marketing. Parallelamente a questa strada, ho sempre sentito il bisogno di portare avanti il mio percorso di studi. Per questo, dopo essermi laureata in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma, ho deciso di frequentare un master. Volevo qualcosa che mi aprisse a nuovi orizzonti e prospettasse diverse opportunità di carriera.
Per questo ho scelto il Master di II livello in Genetica Forense dell’Università Tor Vergata di Roma, diretto dal noto genetista forense Emiliano Giardina alle cui competenze gli inquirenti si sono rivolti per le analisi genetiche relative ai più importanti e noti casi della cronaca giudiziaria degli ultimi anni.
L’obiettivo del Master è formare professionisti altamente qualificati in ambito biologico-forense,
ovvero esperti nell’esame e interpretazione di quelle prove biologiche (di cui la “regina” è il Dna) che possono risultare decisive all’interno di un processo sia civile che penale. Conoscete, a tal riguardo, i casi di cronaca nera di Cogne, Perugia, Brembate di Sopra, o Garlasco? Questi sono solo alcuni dei casi di omicidio degli ultimi anni in cui le analisi di laboratorio hanno giocato un ruolo fondamentale. Il Master è aperto ai laureati in Medicina e Biologia e, da due anni, anche ai laureati in Giurisprudenza. Per noi avvocati e futuri tali è uno strumento potentissimo, perché, oltre alla conoscenza delle tecniche più moderne di laboratorio, consente di acquisire le competenze per valutare, correttamente, le perizie tecniche presentate nell’ambito di un processo. Avete presente le serie tv CSI o Dexter? Quando sono al Master, mi sento un po’ così.
E se anche voi avete le mie stesse ambizioni o siete curiosi di sapere come è strutturato questo Master cliccate su questo link per avere tutte le informazioni utili a riguardo.