Ferrari corre in una nuova pista. Ma questa volta quella del fashion. Con questa collezione, la casa di Maranello ha voluto espandere la propria offerta nel lifestyle. Il suo esordio nella moda è avvenuto parallelamente all’apertura di un nuovo ristorante diretto da Massimo Bottura e al restyling del negozio dedicato all’offerta clothing del brand. La collezione Ferrari porta la firma di Rocco Iannone, ex-direttore creativo di Pal Zilieri che si è fatto le ossa negli atelier di Dolce & Gabbana e Armani. È apparsa subito chiara l’intenzione di Iannone: mescolare i valori del design ingegneristico della scuderia Ferrari a un occhio attento agli ultimi trend. Infatti la disinvoltura con cui li ha interpretati, è un segnale di forte sicurezza per questa e per le prossime collezioni.
Il défilé con tanto di parterre di ospiti in presenza mostra un totale di 52 look, il cui 80% si definisce totalmente unisex, con taglie inclusive che vanno dalla XXXS alla XXXL. Gli impeccabili tagli sartoriali si alternano molto sapientemente con silhouette casual, ma senza cadere negli scontati canoni dello sportswear. L’iconica color palette rafforza una forte identità stilistica che dal campo dei motori viene applicata all’abbigliamento. Sono da esempio le cinghie da corsa che si trasformano in cinture extra long; così come l’estetica delle uniformi indossate dai piloti viene reinterpretata sotto forma di completi sartoriali; materiali come la fibra di carbonio passano dalla livrea delle macchine ai capi di pret-à-porter. Non sono mancate poi le collaborazioni, con PUMA per le sneakers e Ray-Ban per la sezione eyewear.
È certo che l’approccio di Iannone è stato quello giusto. Il direttore artistico ha introdotto Ferrari nella moda con grande equilibrio. Tuttavia l’identità di qualunque brand si affina collezione dopo collezione e questo è solamente il primo capitolo di una lunga avventura. Per ora pare che Iannone ha catturato senza dubbio l’attenzione facendo ciò che doveva fare: lasciare il pubblico curioso di vedere ancora di più.