Al terzo giorno della Milano Fashion Week 2021, gli occhi sono tutti puntati su Raf Simons e Miuccia Prada. Ecco il debutto della loro prima collezione maschile disegnata a quattro mani. Nella recente intervista al The New York Times i due creativi avevano annunciato che per l’autunno/inverno 2021 l’uomo vestirà proprio come la donna della primavera/estate. Ma si differenzierà per l’atteggiamento più emozionante, sensuale e ancor di più reso all’essenza.
L’animo concettuale si esprime a 360º, non solo per quanto riguarda i look, ma anche per la location. Un susseguirsi di stanze che rappresentano un non-luogo dove l’accostamento tra materiali freddi come il marmo viene spezzato da insolite pareti morbide, accoglienti e coloratissime. Simbologia di uno stato emotivo contrastante proprio come quello che la maggior parte delle persone sta vivendo ora.
«Abbiamo parlato di sperimentazione e libertà, delle possibilità da esplorare con i colori, le superfici e le sensazioni. La collezione parte dai sensi e dalle sensibilità. In questo momento ci manca la tattilità, poter toccare le cose. Gli indumenti offrono una rassicurante sensazione di umanità e sensorialità. Esiste un lato molto intimo nei vestiti, che rimanda in un certo senso alla nudità del corpo. Si tratta del bisogno umano di sensualità». Le parole di Miuccia Prada nel descrivere la collezione andata in scena.
Le contraddizioni sono forse l’elemento più esplicito della sfilata digitale, a partire dai colori. Tinte pastello, motivi geometrici e tonalità scure che si sovrappongono in un layering studiato a pennello. Il contrasto si manifesta anche con l’abbinamento di tessuti. Rigida pelle, morbida lana, nylon e fibre tecniche si avvicinano perfettamente tra cappotti e bomber oversize con sotto dolcevita finissimi.
Insomma, alla sua seconda prova il dialogo della co-direzione artistica, per Prada e Raf Simons, sembra funzionare in tutto e per tutto.