GLI OSCAR CHE DURARONO SOLO 15 MINUTI

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“Era solo un affare di famiglia”. Lo affermò con decisione in un’intervista al Times, Janet Gaynor, vincitrice di un premio nuovo, appena inventato, il primo Academy Award per la migliore attrice. Un premio che ora noi chiamiamo Oscar. E lo era, un affare di famiglia. Quella cerimonia si svolse esclusivamente tra persone che si conoscevano tra di loro. Una festa per pochi, assolutamente non per tutti.

Douglas Fairbanks consegna a Janet Gaynor il primo Academy Award per Miglior Attrice (1929)

Ricordo che c’era un’orchestra, e mentre ballavi,” raccontò sempre la Gaynor, “vedevi la maggior parte delle persone importanti di Hollywood vorticare, accanto a te, sulla pista. Sembrava più una festa privata che una grande cerimonia pubblica“. Quella festa privata, in realtà, fu la prima cerimonia di consegna degli Oscar della storia, tenutasi in una notte di maggio del 1929.

Ed ora, nel 2021, gli Oscar sono in pericolo. Sia i Grammy che i Golden Globes celebrati quest’anno hanno avuto meno ascolti di un tempo. Celebrare la cerimonia a distanza, in tempi di Covid, ne diminuisce sicuramente la spettacolarità e ne aumenta al contempo la difficoltà organizzativa. Come tenere alta l’attenzione degli spettatori senza il tappeto rosso, gli abiti clamorosi, lo scintillio dei gioielli, i discorsi commossi, le facce ansiose a favore di telecamera? Ma le semplificazioni sono necessarie per questi Oscar dell’era Covid. Sono eliminati per ovvia necessità e non per scelta.

E quindi come possiamo cambiare in vista del prossimo evento che si terrà ad aprile? Forse, una possibile soluzione potrebbe essere quella di guardare al passato. La premiazione degli Oscar odierna, dovrebbe prendere spunto dalla prima che venne mai effettuata. Dovrebbe essere più intima, personale, incentrata solo sugli attori e sui film stessi. Proprio come tutto ebbe inizio.

Un po’ di storia. L’Academy è stata fondata nel 1927. È nata da un’idea del capo della Metro-Goldwyn-Mayer, Louis B. Mayer. Inizialmente è stata concepita per “mediare controversie di lavoro per conto degli studi cinematografici”. Ma non solo. Anche per assegnare quelli che il primo presidente dell’organizzazione, l’attore Douglas Fairbanks, definì “premi di merito per risultati distintivi“. Secondo il regolamento dell’Accademia, gli Academy Awards of Merit dovevano essere considerati “la più alta distinzione ottenibile nella professione cinematografica“.

Louis B. Mayer

La prima cerimonia degli Academy Awards ebbe luogo il 16 maggio 1929. Ottenne appena due piccoli paragrafi sul Times. Non sembrava una cosa così importante. Si tenne nella Blossom Room dell’hotel Hollywood Roosevelt, con circa duecento persone in tutto. Niente suspense delle buste strappate, e niente annunci teatrali dei vincitori. I vincitori dei vari premi, erano già stati stampati sull’ultima pagina dell’Academy Bulletin il 18 febbraio 1929, ben tre mesi prima della grande notte. La maggior parte del tempo la si trascorse a ballare o alla cena di gran gala che seguì le danze.

La distribuzione delle statuette, secondo le testimonianze, durò appena quindici minuti. Un record. Tra gli attori, vennero nominati al premio solo cinque artisti e solo due di loro, Janet Gaynor e Louise Dresser, erano presenti. L’unico vincitore della serata a tenere un discorso fu il produttore Darryl F. Zanuck. Ritirò un premio speciale per Il cantante di jazz e ne parlò come di un film che “ha rivoluzionato il settore“. Il film era l’unico che aveva del suono, gli altri erano film muti.

Chiaramente, l’accademia non riteneva la cerimonia come qualcosa che avesse valore di intrattenimento“, ha spiegato in un’intervista Dave Karger, conduttore ed esperto di premi Oscar. “Hanno scoperto quel concetto solo più tardi, quando la cerimonia iniziò a essere trasmessa alla radio nel 1930, e poi in TV negli anni Cinquanta“.

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