GLI INVITI PER LE SFILATE SONO UN MUST HAVE

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Gli inviti per la partecipazione alle proprie sfilate concepiti dai brand negli ultimi anni hanno subito delle profonde trasformazioni. Sa semplici papier sono diventati oggetti d’arte o veri e proprio cadeaux che solleticano l’ego di chi li riceve, sono pertanto diventati un simbolo aspirazionale che identifica in modo inequivocabile il prestigio di chi li riceve. Ancora una volta pioniere di questo movimento è stato Virgil Abloh, che per primo iniziò a mandare orologi da parete, o aeroplani montabili in legno.  

In questo non è stato da meno il suo amico e collega Kanye West che realizzò un anorak per la presentazione della Season 1 di Yeezy

In Italia e come stupirsene, il primo è stato Alessandro Michele accompagnando gli inviti di Gucci, con libri d’antiquariato, maschere di gesso, frutta fresca e, per l’ultimo show Love Parade, un rossetto del brand insieme a un invito scritto su un tovagliolo.

Altrettanto virale la maison Fendi che accompagnava i suoi inviti all’italianissima pasta Rummo arrivando a Prada, che questa stagione ha inviato un pigiama agli invitati, fino a Dolce & Gabbana, che per il loro ultimo show hanno prodotto un artwork numerato, al designer indie Federico Cina che, per il suo show FW22, ha spedito agli invitati un biglietto vecchio stile e un vinile 45 giri con musica d’epoca.

 

 

 

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