EFFETTO BRIDGERTON, IL RITORNO DEL CORSETTO

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I costumi di Bridgerton ci hanno fatto letteralmente impazzire. Pensate che la protagonista Daphne, solo nella prima stagione, ha cambiato 104 vestiti. Ma tra i pezzi più interessanti una menzione d’onore va data al corsetto. Tutti i corsetti sono stati messi a punto da Mister Pearl, famosissimo per aver creato al Met Gala del 2019 quello di Thierry Mugler per Kim Kardashian.

Ma come è nato il corsetto e quale era la sua funzione?

Anche se era conosciuto sin dai tempi dell’antica Roma, il corsetto, come lo conosciamo oggi, è stato introdotto da Caterina de’ Medici (la gallery in basso) in Francia nel 1500. Qu fu subito adottato dalle donne della corte francese e divenne “indispensabile per la bellezza femminile.” Era stretto, avevo lo scopo di contenere il più possibile le forme femminili, stringendo il punto vita e mettendo in risalto il decolté.

 

Nel XVIII secolo i corsetti si evolvono ancora. Sono in seta o in raso, guarniti in pizzo, e pensati proprio per sostenere il seno ed elevarlo al massimo. Vengono chiamati corps piqué, diventano più imbottiti e nascondono taschine mignon, dove riporre boccettine di profumi intensi, sacchettini di erbe profumate. Più avanti, acquistano l’iconica punta anteriore e la forma a imbuto. Ecco allora che vengono irrigiditi nuovamente con robuste stecche in metallo ai lati.

Nel Rococò, insieme al panier (la gabbia indossata sottogonna) il corsetto costituisce la base dell’abbigliamento intimo femminile. Il corpo, con la forma a clessidra, è considerato attraente, sensuale, e i disagi provocati dal bustino armatura sono considerati sopportabili. L’allacciatura sulla schiena, che necessitava un aiuto e che era causa di svenimenti, difficoltà respiratorie, malformazioni ossee, era giustificata dal risultato finale. Tutto veniva perdonato, in favore dell’apparenza.

È la Rivoluzione Francese a scartare il corsetto, che torna però subito dopo, agli inizi dell’Ottocento per rimanere ancora per un altro secolo intero. l primo passo verso l’abbandono totale del corsetto è nel 1905, con la proposta del vestito chemisier da parte di Paul Poiret.

Ma nel 1947 viene riproposto nuovamente da Christian Dior come strumento di seduzione. Il cosiddetto “New Look”. E ancora oggi la Bar Jacket continua a essere protagonista delle sfilate della maison francese. È stata vista anche nella recente collezione Haute Couture Primavera/Estate 2021 disegnata da Maria Grazia Chiuri.

Come non dimenticare poi le numerose collezioni fra cui quelle di Vivienne Westwood, Thierry Mugler, Karl Lagerfeld per Chanel e Prada. E l’indimenticabile corsetto in satin rosa di Madonna Jean Paul Gaultier.

E ora anche grazie ai meravigliosi esemplari mostrati in Bridgerton sembra tornato ai suoi antichi splendori. Non ci resta dunque che aspettare la seconda stagione e vedere quali nuovi deliziosi corsetti nasceranno dalla creatività di Mr Pearl.

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