“Mi è giunta voce che Raf Simons andrà da Prada. Non ho altri dettagli“, twitta Jacob Gallagher, editorialista del Wall Street Journal sul social network e subito si scatena l’ inferno. E anche se il tweet è stato cancellato immediatamente rendendosi conto l’ autore che forse la notizia avrebbe suscitato scalpore, quei pochi secondi è bastato. Ma partiamo dall’ inizio.
Da un po di giorni ci sono delle chiacchiere da salotto modaiolo che il designer Raf Simons, possa approdare in casa Prada ma di preciso nella linea giovanile MIU MIU. Mentre il timone di Prada resterebbe saldamente in mano a Miuccia. Del resto il legame tra Simons e il Gruppo Prada è solido visto che nel 2005 furono proprio Miuccia Prada e Patrizio Bertelli a sceglierlo per guidare il marchio Jil Sander, poi venduto l’anno dopo a Change Capital Partners, prima che lo stesso Simons approdasse da Christian Dior (2012) e da Calvin Klein (2016).
Per nostra sfortuna ancora nessuno ha confermato niente, ma neanche smentito, e non ci resta che aspettare pazientemente fino a un tweet scritto in fretta e senza pensiero da qualcuno. Ma ovviamente le notizia non arrivano mai da sole. Ed ecco che un’ altra voce più insistente e più forte aveva cominciato a circolare. Una possibile acquisizione del brand italiano da parte di uno dei colossi del lusso tra Kering, LVMH e Richemont. Il caso era stato riportato da WWD, autorevole magazine di moda, che parlava addirittura di un incontro a Parigi tra la coppia Prada – Bertelli e il numero uno di Kering François-Henri Pinault, ma smentita immediatamente. Certo, in quei casi la smentita è d’obbligo per via dell’effetto che notizie del genere possono avere sulle quotazioni in borsa e infatti, nonostante il gruppo abbia negato che ci sia una trattativa in atto, il titolo ha guadagnato costantemente negli ultimi cinque giorni, un bel 5.3%.
Rimaniamo in attesa, del resto l’ anno è appena iniziato.