Una bellissima collaborazione quella nata tra il Teatro alla Scala e Google Arts & Culture. Grazie a questa iniziativa, ora sarà possibile navigare tra 259 mila immagini digitalizzate tratte dall’archivio del teatro, sfogliare le pagine del primo libretto del Nabucco di Giuseppe Verdi, immergersi nelle scenografie firmate da artisti come David Hockney e Giorgio De Chirico o ammirare i meravigliosi costumi degli spettacoli.
“Per il nostro progetto, Google ha utilizzato per la prima volta sui costumi l’Art Camera, una macchina fotografica ad altissima risoluzione (tra 6 e 12 miliardi di pixel) normalmente usata per i dipinti. Questo ha creato alcune difficoltà per i tempi di esposizione: l’oggetto deve restare immobile per un tempo prolungato, cosa che non è sempre facile con alcuni materiali leggeri”, racconta Paolo Besana, capo ufficio stampa del Teatro alla Scala.
Nell’ esperienza online del Teatro alla Scala si può passeggiare per il teatro tramite Street View, scoprire che cosa si prova a salire sul palcoscenico, assistere a un balletto dal Palco Reale o curiosare nel laboratorio industriale, dove gli artigiani creano palcoscenici incredibili, oggetti di scena e quasi mille costumi ogni anno, e dove trovano posto creazioni di stilisti come Gianni Versace e Yves Saint Laurent.
In queste settimane, il teatro ha stretto accordi anche con la RAI, che sta rendendo disponibili su Rai5 e sulla piattaforma RaiPlay alcuni fra gli allestimenti più significativi degli ultimi vent’anni, e ha aperto gratuitamente le visite virtuali al Museo Teatrale, oltre a fornire l’accesso alla catalogazione nominale e storica dei palchi dal 1778 al 1920.
