Fedele al suo messaggio “One House, Different Voices”, il marchio Moncler ha predisposto dodici installazioni per altrettante ‘visioni’. Alla sfilata nell’edificio di viale Molise hanno partecipato oltre 4000 ospiti.
Giunta alla terza edizione, Moncler racchiude in una hub creativa le collezioni dei designer esposte in 12 environments installati ad hoc. Quest’anno si aggiunge al team di Genius il creativo JW Anderson, la cui collezione si aggiunge a quelle di Sergio Zambon e Veronica Leoni per 1952, Sandro Mandrino per Moncler Grenoble, Simone Rocha, Craig Green, Matthew Williams di 1017 ALYX 9SM, Fragment Hiroshi Fujiwara, Richard Quinn e la collezione Poldo Dog Couture dedicata ai cani.
JW Anderson debutta con una collezione che rivisita i suoi capi iconici e gli elementi stilistici che miscelano l’abbigliamento maschile e femminile con un taglio interpretativo unico e moderno. Sandro Mandarino riflette sulla praticità dei piumini per la linea Grenoble organizzando una vera e propria performance che reinterpreta “Walking on a Wall” di Trisha Brown del 1971. Overall, piumini e bomber bianchi che celebrano le radici del brand francese con un look stratificato e funzionale. Simone Rocha è sicuramente il più romantico. Una sala cinematografica con una proiezione drammatica che contestualizza la sua collezione ricca di ricami, applicazioni e tulle. Craig Green rinnova la sua ricerca sul concetto di trasparenza e protezione mentre Richard Quinn ci propone una visione estremamente esuberante che strizza l’occhio all’estetica space age degli anni ’60.
Un’ evento che ha visto la partecipazione dell’ attore Will Smith, della modella Elsa Hosk e Coco Rocha, del cantante italiano Carl Brave e della nostra editrice Maria Vittoria Cusumano.
Un progetto che anche questa volta è andato oltre le aspettative di tutti.