C’è una parola che esprime l’estetica di Annakiki meglio delle altre: cool. Anche quest’anno, per la fall-winter 2019/20, il brand della mitica designer cinese Anna Yang si conferma tra i più creativi e fa sognare tutte le donne.
Qual è il suo segreto? Semplice: l’imperfezione. Così come l’imperfezione rende indimenticabile e veramente bello un volto, può anche trasformare una collezione di alta moda in un qualcosa di davvero speciale. Il titolo della sfilata lo dichiara fin dall’inizio: «Embrace imperfection».
L’idea è di ridefinire i canoni estetici tradizionali, svuotati di significato dall’appiattimento dei media, e di rivitalizzarli con una spremuta di good vibrations. La ricetta è a base di asimmetrie, innovazioni tessili e colori saturi: rosso e verde fluo, grigio cenere, arancio, viola, nero, animalier.
Come da tradizione, la stilista non rinuncia al fluorescente e torna alla sua prima vocazione: sperimentare materiali e accostamenti sorprendenti. Per cui troviamo i tessuti felpati accostati a superfici traslucide; il denim rivestito di gocce specchianti.
Annakiki torna anche alle sue amate asimmetrie, i contrasti tra linee morbide e tagli decisi, l’alternanza tra forme avvolgenti e vestibilità ampie, da sempre cifre stilistiche di Annakiki, rivisitati per questa Fashion week in una chiave nuova e ancora più libera.
La ricerca di Annakiki è quella della bellezza spontanea, autentica, slegata da schemi e imposizioni estetiche. Il risultato è giovanile, irriverente, giocoso, glamour: in una parola, cool. Una sfilata che ci ha fatto venire il buon amore.