Maria Vittoria Cusumano con Vivetta Ponti

MFW 2018. VIVETTA, MAGIA MODERN-RETRÒ

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Fairy tale, pop, un tocco di funny. Tanti svolazzi, un pizzico di magia. E Vivetta Ponti, designer del brand Vivetta, continua a crescere rigogliosa, piena di segreti, come un profumatissimo fiore notturno in un giardino inaridito. Questa è la sensazione che trasmette la sua passerella, e soprattutto lei, creativa dall’estetica fiabesca e pittorica in un mondo che ormai non crede più né alle favole né all’arte. E che Vivetta sia un fiore raro lo si vede a fine sfilata, quando, invece di fare i soliti tre passi-inchino-e-via, si concede una lunga passeggiata tra gli invitati, sorride con schietta simpatia.

Stessa cosa nel back stage, dove ha una parola gentile per tutti. Insomma una donna di altri tempi. Piena di stile e fantasia. Non servono parole, basta la sua collezione primavera estate 2018. Per capirla bisognerebbe prima dare un’occhiata alle opere di Andrey Remnev, pittore russo contemporaneo che raffigura atmosfere sospese fra storia, fiaba e sogno, ma con uno stile e un’espressività estremamente moderni.

Lui siede in prima fila, a godersi il défilé, dove sfilano proprio i suoi colori un po’ fluo: giallo, verde acido, fucsia. E poi, naturalmente, i fiori. Gli Iris più belli fioriscono sui tessuti e si intrecciano a elementi rubati al mondo subacqueo e silvestre: il mare, il bosco. Ma anche un tocco di giungla indiana. La natura prevale sull’uomo, il sogno sulla realtà.

Animali fantastici, creature alate e marine esplorano una vegetazione esotica e lussureggiante. Che si richiama, con le sue linee esili e fluttuanti, ai volumi delle gonne a balze, alle camicie ricamate, ai dress lunghi e – sorpresa – anche a un abito da sposa in tulle bianco, rosa e azzurro bebé.

Si fa notare il lettering infuocato delle t-shirt, super cool, e il denim piumato, che fa tendenza. Bellissimi e molto glamour anche gli stivali glitterati con fiocchi sul retro. E gli scintillii non si esauriscono qui: abbiamo collage di decori realizzati a mano, macramè di paillettes, applicazioni di Swarovski perline e chiffon. Fino ad arrivare al broccato da principessa.

Ma non crediate che l’abbigliamento sportivo non abbia un ruolo in questa collezione. La sapienza di Vivetta è proprio qui: nel modellare silhouette rétro (il suo marchio di fabbrica) attraverso linguaggi, tessuti e linee che in fondo sono assolutamente funny e contemporanee. Per me una visione profonda e originale della moda. Complimenti di cuore, Vivetta. Un pensiero affettuoso anche a Paolo Stella, fashion blogger super cool, ragazzo bellissimo e pieno di calore, che ho avuto il piacere di conoscere alla sfilata, che mi ha colpito per la sua simpatia e la sua competenza.

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