E anche quest’anno, Milano. Con la sua folle, luccicante, frenetica Fashion Week. Sono già su un altro pianeta. E questo pianeta si chiama Grinko. È sua, infatti, la sfilata che apre la settimana della moda in Italia, con la collezione primavera estate presentata a Palazzo dell’Arengario.
Una collezione che lo stilista ha deciso di battezzare “Rave Rage Ritual”. Il titolo allude alla cultura gay, al fetish chic ma anche allo stile provocatorio e individualista degli anni ’90. Che in effetti tornano in passerella, rivisitati in chiave sport luxury. Very sporty per quanto riguarda i materiali, morbidi e avvolgenti. Esempio: un abito di felpa in due toni di grigio con bretelle, scritta Ritual e pesce applicato sul petto, abbinato a guanti lunghi e carrarmato nero con maxi plateau.
Ora vi siete fatte un’idea più precisa? Attenzione però: di tanto in tanto svolazza davanti ai nostri occhi un cipria, un azzurro, un plissé, un vezzoso volant… Che in un attimo, tingendosi di nero, ci riporta all’estetica underground. I crop top regnano incontrastati. Lo slip a vita altissima esce dagli abiti ed è uno dei temi chiave della collezione. Il destrutturato destabilizza, ma con stile. Asimmetrie vertiginose, bretelle che scendono dalle maglie per allacciarsi arditamente alle cosce, bomber con zip strategica per ottenere giacche trasformabili.
Grande amore per un abito in tessuto trasparente azzurro abbinato a calze in argento super coprenti. Stupendo. E a rendere ancora più interessante questi esperimenti (devo dire molto riusciti), una rivelazione dello stilista: per alcuni abiti della nuovo collezione primavera estate sono stati utilizzati dei tessuti naturali in grado di cambiare colore con i raggi Uva.
E non così per dire. Cambiano colore veramente! Quello che al sole è un rosa, un giallo o un verde, all’ombra diventa un bianco e nero. Merito di un’azienda super specializzata che si è lanciata nel folle esperimento insieme a Grinko. L’idea è geniale. E ora buon divertimento.