Quando la figlia di Beyonce, la piccola Blue Ivy, si è presentata al Wearable Art Gala in un abito arricciato metallico firmato Annakiki, è stato chiaro che il 3.0 aveva trovato un nuovo interprete nel brand e nella sua geniale designer Anna Yang. La promessa è stata mantenuta qui a Milano, dove abbiamo assistito a uno show che univa una creatività veramente rara a una riflessone seria e interessante sul futuro della moda e delle nuove generazioni. Il titolo è significativo: Fashion Glitch.
La tecnologia e il fashion si stringono in un abbraccio glossy, esagerato, potenzialmente pericoloso. Se oggi qualunque cosa è destinata a essere condivisa in un selfie, i capi d’abbigliamento devono essere prima di tutto fotogenici e di tendenza. Annakiki non se ne dimentica: e ci scherza anche su. In questa collezione tutto è estremamente contemporaneo, estremamente cool.
Verrebbe quasi da dire una citazione della contemporaneità e delle tendenze del momento: tessuti shiny che evocano la tecnologia, ritorno del progressive, giustapposizione tra culture, Oriente e Occidente che si corteggiano, gymwear, denim ricamato, sneakers con maxi suola, pailletes e accessori ultragiovanili, ultra disco club, ultra Las Vegas, ultra tutto!
È l’era di Instagram a sfilare in passerella: energica, vibrante, vitaminica, ma anche silenziosa, poco espansiva. Le sue preferenze sono verde acido, blu elettrico, rosa shocking. Una biker jacket con le maniche arricciate, i cappotti abbondanti, l’oversize sulla minigonna, il nero bistrato di evidenziatore fluo. Il tutto, sempre, con gusto ed eleganza rare. A mio parere, una sfilata spettacolare.
