Voleva fare il prete, ma poi è divento uno dei fotografi più conosciuti,e stimati al mondo. Stiamo parlando di Mario Testino, colui che ha firmato innumerevoli copertine d Vogue Italia e realizzato alcuni tra i servizi fotografici più Icon.
Nato e cresciuto a Lima, in Perù, ha trascorso l’adolescenza in Brasile e poi ha vissuto tra Londra, Roma e Milano. L’Italia per Testino, oltre a essere il paese di origine della sua famiglia, è stato il luogo in cui ha capito cosa avrebbe fatto della sua vita, niente carriera ecclesiastica, ma una vita passata dietro l’obiettivo. Poi nel 2018 sono arrivate le accuse di molestie sessuali da parte di modelli con cui aveva lavorato in precedenza, e la sua carriera ha così subito una brusca battuta d’arresto.
Probabilmente in questi due anni di fermo, Testino ha avuto modo di immergersi nel suo sterminato archivio fotografico, analizzando e catalogando rullini su rullini, tra questi centinaia scattati in Italia: “Lentamente, ma con determinazione, l’Italia ha conquistato gran parte della mia vita e del mio cuore… L’Italia è il Paese dell’apprendimento attraverso i sensi,” scrive infatti nell’introduzione del suo ultimo progetto, che fin dal titolo è già una dichiarazione di poetica: Ciao!. Edito da Taschen, con il contributo del giornalista Alain Elkan, è un libro che ritrae, ovviamente, l’Italia in tutti i suoi contrasti.
Diviso in tre sezioni diverse, il libro parte con In giro, in cui sono raffigurati gli anni ’70 visti da un ragazzo peruviano da poco arrivato in Italia, tra quartieri popolari, strade, feste religiose e opere d’arte. Segue Alla moda, dedicata alla sua carriera nel settore, tra sfilate, modelli, designer, stilisti iconici della Milano da bere (qualche nome: Valentino, Dolce Gabbana, Monica Bellucci, Franca Sozzani, Anna dello Russo). Infine Al mare, la sezione più sognante, immortala l’Italia delle spiagge e della spensieratezza.
Un bellissimo gesto questo di Testino nei confronti del nostro paese che oggi vacilla tra crisi economica, sociale e sopratutto culturale. Un’ Italia che non dovremmo dimenticare o ricordare come un sogno, ma dovremmo riportarla a rivivere.