Non stiamo parlando né di un prestigiosissimo Picasso né tantomeno di un Monet o Salvador Dalì. L’opera più costosa al mondo è un’installazione caotica costituita da ben 2.600 diplomi di laurea. Si chiama “Da Vinci of Debt”, si trova alla stazione Grand Central Terminal di New York (la stazione ferroviaria più grande del mondo), ed è stata commissionata da Natural Light, un brand statunitense di birra economica. Come si evince dal titolo, l’installazione è un commento alla crisi del debito studentesco che ha un peso su 45 milioni di laureati americani. Natural Light ha intrapreso questo progetto per portare l’attenzione su questo problema che apparentemente eclissa i momenti felici al college.
L’opera costa anche più del Salvator Mundi attribuito a Leonardo da Vinci, venduto nel 2017 da Sotheby’s, per la mostruosa cifra di 450 milioni di dollari. Il prezzo più alto mai pagato per un’opera d’arte passata in asta.
Come mai ? Per un motivo molto semplice. L’opera d’arte è un’installazione a cascata di 2.600 diplomi universitari reali, che sono approssimativamente valutati a poco più di $180.000 ciascuno (il costo medio di quattro anni di istruzione universitaria negli Stati Uniti). Perciò se moltiplichiamo il costo medio con il numero di studenti partecipanti, ecco che si arriva al valore dell’opera: 470 milioni di dollari. Tuttavia, Natural Light ha dovuto pagare 100 dollari a ogni studente che ha preso parte al progetto.
La birra Natural Light, peraltro è molto popolare tra gli studenti (in America è familiarmente nota come “Natty Light”). Quattro anni fa ha preso parte anche all’impegno di distribuire dieci milioni di dollari (un milione all’anno) agli studenti che sono schiacciati dal debito. Ecco il perché di questa installazione. “Natty si impegna per fare tutto ciò che può per offrire soluzioni reali al debito studentesco dei nostri clienti. Vogliamo che i nostri fan vivano l’esperienza del college senza il debito che ne consegue. Attraverso Da Vinci of Debt, speriamo di avere più partecipazione al nostro Natty College Debt Relief Program, che offre agli studenti la possibilità di ripagare i loro debiti”. Ha dichiarato Daniel Blake, vice presidente della divisione value brands di Anheuser-Busch, l’azienda proprietaria del marchio Natural Light.
Ma ora la vera domanda è: Il progetto può essere definito un’opera d’arte? “Il mondo dell’arte”, ha continuato Blake, “è pieno di opere con prezzi assurdi per i quali la maggior parte delle persone non riesce a trovare una giustificazione. Ecco perché questa installazione è perfetta per la nostra campagna”. Lasciamo ad ognuno di voi la propria risposta.