Dal 14 al 18 febbraio si sta svolgendo nella Grande Mela la New York Fashion Week. Ma sembra essere abbastanza distante dallo show che molti personaggi del settore moda si aspettavano. La stampa non ne sta parlando molto e le fashion influencer su Instagram ancor meno. La domanda è quindi più che lecita. La New York Fashion Week ha ancora senso e appeal? A chiederselo sono non soltanto gli esperti del settore, ma anche media e magazine.
Sembra che anche i designer non ne siano più tanto sicuri. Soprattutto a partire dal Presidente dell’Associazione dei designer Americani (CFDA) Tom Ford, che ha lasciato New York per Los Angeles. La scelta di Ford di rinunciare a New York è sembrata un tradimento per alcuni membri del consiglio, ma Ford ha rifiutato di discutere la sua decisione.
Ed il designer texano non è il solo ad aver abbandonato il défilé americano. In questa stagione molti stilisti hanno abbandonato il calendario CFDA marchi come Ralph Lauren, Mara Hoffman, Batsheva, Tanya Taylor e altri hanno rinunciato completamente a una sfilata o a una presentazione. Perfino la nuova star della moda americana Telfar, non ha intenzione di partecipare alla New York Fashion Week. Joseph Altuzarra si è spostato a Parigi dal 2017 e non ha intenzione di tornare indietro. Tommy Hilfiger sfilerà invece a Londra. Rodarte è tornato a presentare in calendario dopo una pausa come Jason Wu continua a sfilare. Altri brand come Coach, Eckhaus Latta e Collina Strada hanno trasformato i loro show in performance. Chissà cosa farà Marc Jacobs?
Ma come mai un evento newyorkese così famoso ha subito un calo tanto inaspettato? Alcune voci sostengono che la New York Fashion Week è un evento strettamente local. Al giorno d’oggi non è più sostenibile far volare editor e professionisti del settore da ogni parte del mondo per raggiungere la grande mela per 3 giorni. Né a livello economico né climatico ed in questo periodo neanche sostenibile a livello sanitario. Durante la pandemia abbiamo anche assistito alla perdita di fashion label molto amate come Zac Posen e Sies Marjan. Ma anche dei big come Oscar de La Renta, o di Donna Karan, Calvin Klein solo per citarne alcuni.
Come risolvere il crescente disinteresse del settore nei confronti di New York? Difficile trovare una risposta. Tuttavia, grazie alla pandemia il formato digitale ha preso il sopravvento e sembra dare buoni frutti. I buyer dei negozi sono ormai lontani dalle sfilate di moda. Ci sono sistemi di buying online, video appuntamenti e virtual walk in di modelle che sfilano solo per appuntamenti privati. Ci stiamo muovendo sempre più verso un sistema in cui le maison creano eventi di branding che non devono essere legati a un calendario della moda o a una città. E il dialogo con il pubblico ha sempre meno passaggi in mezzo.