Quel confine spesso indefinito tra critica, sarcasmo, idealizzazione e creatività è ciò che ultimamente rende la moda un contenuto virale dall’appeal inequivocabile. Portavoce di questo fenomeno è sicuramente il collettivo creativo MSCHF, che dopo aver generato scalpore con le Nike con l’acqua santa, le Birkenstock fatte dagli “scarti” di una Birkin di Hermès e i famigerati Big Red Boots, ha ideato un’esclusiva borsa microscopica che ad occhio attento sembrerebbe proprio essere una On the Go Louis Vuitton.
Il progetto è nato su invito di Sarah Andelman, curatrice dell’asta “Just Phriends” della piattaforma JOOPITER, fondata dal Pharrell William, recentemente divenuto direttore creativo di LV menswear. Per l’occasione, l’enigmatico brand MSCHF ha realizzato la Microscopic Handbag, una borsa ispirata alla celebre tote bag del brand di lusso francese che, come suggerisce il nome, ha delle dimensioni letteralmente microscopiche. Inutile precisare che MSCHF non ha chiesto il permesso a Louis Vuitton per questo audace progetto.
Poco più piccola di un granello di sale, la creazione è un’irriverente miniatura di 657x222x700 micrometri in resina stampata in 3D, una parodia provocatoria e allo stesso tempo di avanguardia con cui il direttore creativo Kevin Wiesner prende in giro il trend delle hand bag sempre più piccole prodotte dai top brand di moda e imitate nel fast fashion.
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«Ci sono borse grandi, borse normali e borse piccole, ma questa chiude il discorso sulla miniaturizzazione delle borse. Man mano che un oggetto un tempo funzionale come una borsetta diventa più piccolo, il suo status di oggetto diventa sempre più astratto fino a diventare puramente il significante di un brand», spiega il collettivo nel post dedicato alla borsa, in cui si possono vedere i minuscoli loghi Louis Vuitton in rilievo.
La silhouette OnTheGo scelta dal collettivo di artisti presenta una semplice forma rettangolare con tanto di logo, un colore verde acido e un design traslucido, frutto del lavoro di un team specializzato in biotecnologie e di un processo di stampa noto come polimerizzazione a due fattori. Dunque per poter apprezzare i dettagli di questa micro bag, come le sue trasparenze e la fantasia a monogramma LV, c’è davvero bisogno di retro-illuminarla al microscopio.
La borsetta verrà presentata in una custodia in gel, sigillata, montata sotto un microscopio con display digitale, e sarà messa all’asta Just Phriends da Sarah Andelman il 19 giugno.
