La sneaker culture è una forma di feticismo? Questa è la domanda che si pone l’artista Izaak Brandt, il cui nuovo lavoro “Deadstock Archive: The Classics” invita a riflettere sulla nostra ossessione per lo streetwear.
L’opera riprende sei delle sneakers più famose e riconoscibili: Air Jordan 1 , BAPESTA , adidas Superstar , Nike Air Force 1, ( in questo articolo vi abbiamo mostrato quelle che cambiano colore al sole) Converse Chuck Taylor e Reebok Classic. Ma ognuna di esse è stata trasformata in una leggera scultura scheletrica semitrasparente, che ora esiste solo come oggetto decorativo. Quello che resta è una sorta di ‘fantasma’ della sneaker che c’era prima, conservata in una struttura in acciaio verniciato a polvere. In tal modo, Izaak Brandt vuole evidenziare come i collezionisti di sneakers vadano oltre lo scopo funzionale della scarpa, trasformando un oggetto pratico in un pezzo d‘arte.
La serie “Deadstock” è solo l’ultimo progetto di Izaak Brandt, il cui canale Instagram mostra precedenti rendering di calzature di YEEZY , Crocs , Merrell e Prada , tra gli altri. L’artista ha anche lavorato a collaborazioni per marchi tra cui Louis Vuitton e l’emergente designer britannico Saul Nash considerato uno tra gli astri nascenti più brillanti dell’abbigliamento sportivo.
Izaak Brandt è un artista multidisciplinare di base a Londra. Usando il “corpo” come punto di partenza, esplora i mezzi di scultura, film, disegno e performance. Il lavoro di Brandt trae spunto dal suo passato di ballerino internazionale. La breakdance lo ha portato infatti in tutto il mondo e attraverso la sua arte ha sviluppato un’intensa autodisciplina, energia e amore per la sperimentazione. Attraverso un processo iterativo Brandt usa pittura, scultura e film come un coreografo: ogni esplorazione è un viaggio verso un’identità vibrante e mutevole.
