I FILM HALLOWEEN PROPOSTI DA NETFLIX

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Il brivido è servito. A ottobre Netflix propone nuovi arrivi da pelle d’oca accanto ai grandi classici del terrore. Alcuni sono declinati a puntate, come The Alienist 2 (dal 22) e The Haunting of Bly Manor (dal 9), mentre altri sono film inediti in sala oppure grandi successi al box office. Halloween ha un sapore diverso quest’anno, ma anche senza “dolcetto e scherzetto” a casa si può allestire una serie di serate “da pauracon zucche, candele e una storia capace di far passare notti insonni. Non è horror ma merita essere ricordato l’evento, venerdì 30 ottobre sempre sulla piattaforma Netflix, esce l’ultima stagione di Suburra.
L’offerta proposta dalla piattaforma streaming non potrebbe essere più variegata e accattivante. Il catalogo di Netflix spazia da cult come Venerdì 13 a rivisitazioni pop di favole dark, come Cappuccetto rosso sangue. Brad Pitt va a caccia di zombie in World war Z, Jennifer Lopez è alle prese con Anaconda, ed Eric Bana inquieta in Liberaci dal male. Ma non solo, l’orizzonte è variegato e spaventoso perché include presenze inquietanti spaziano dalle credenze religiose alle derive sataniche come il film Il Rito, da bambole assassine come Annabelle a rituali pericoli. Ecco, allora, un mix di titoli da inserire assolutamente nella maratona della notte più magica dell’anno.

Hubie Halloween: Forse il nome di Adam Sandler non è il primo che viene in mente per un film di paura, eppure dal 7 ottobre ha debuttato con Hubie Halloween, una bizzarra commedia tutta da scoprire. È lui a prestare il volto al pavido protagonista Hubie, che per uno strano gioco del destino vive a Salem, città-simbolo della caccia alle streghe. Qualcosa d’inaspettato però succede in questa notte indecifrabile e proprio lui si ritrova al centro di un mistero che ha il sapore dell’assurdo. Perfetto per chi ad Halloween ama morire… ma dal ridere.

Adam Sandler in Hubie Halloween

L’ Esorcista: Per celebrare Halloween 2020 con tutti i cult del genere, Netflix rende disponibile dal 1° ottobre L’esorcista, un titolo che non ha certo bisogno di presentazioni. Il capolavoro horror del 1973 targato da William Friedkin popola gli incubi di intere generazioni, precisamente dall’uscita dell’omonimo romanzo di William Peter Blatty. Il famoso rito contro le possessioni sataniche ha un volto cinematografico ed è decisamente questo. Consigliato a chi non sa resistere a un classico senza tempo.

The Ring: Il visino d’angelo di Naomi Watts dà vita ad una delle storie più disturbanti del passato cinematografico nonché ormai icona pop contemporanea. La maledizione oscura qui si alimenta da una videocassetta, capace di causare la morte di chi la guarda dopo solo una settimana dalla visione. A rimarcare il countdown inquietante ci pensa anche una voce dall’altra parte della cornetta con due sole parole: sette giorni. Il fatto che poi sia una bambina, Samara, ad aver innescato questo circolo di morte rende ancora più spaventosa l’intera vicenda. Anche qui consigliato a chi non sa resistere a un classico senza tempo.

La bambina Samara

Case 39:Emily Jenkins, interpretata dall’attrice Premio Oscar Renée Zellweger, è un’assistente sociale che lavora a contatto con i bambini e controlla che vivano in ambienti a loro confacenti. Nonostante sia molto impegnata, il suo capo Wayne le consegna un ulteriore fascicolo: il caso numero 39. Si tratta del misterioso caso di una bambina di dieci anni, Lillith Sullivan, vittima di probabili abusi da parte della famiglia. Ma una volta ottenuta la custodia della bambina, Emily scopre però ulteriori, inquietanti dettagli.

Renée Zellweger in Case 39

A Quiet Place: La storia, racconta un’invasione aliena e al tempo stesso la lotta alla sopravvivenza di una famiglia. Il genere umano abdica alla parola perché queste creature hanno un udito talmente sviluppato da insinuarsi e captare le conversazioni, quindi il metodo più sicuro per scampare ai loro agguati resta, appunto, il silenzio. Un inno alla resilienza e all’inventiva dei terrestri, ma anche un’enorme metafora sull’incapacità di far sentire la propria voce. Ideale per chi ha un debole per le teorie aliene, le cospirazioni e… la filosofia.

La protagonista Emily Blunt in A quiet place
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