Alessandro Michele pubblicherà un libro a quattro mani con il filosofo Emanuele Coccia sulla filosofia della moda.
Non sappiamo ancora come si intitolereà ma il ricco bagaglio di cultura ed esperienza del direttore creativo di Gucci offrirà innumerevoli spunti di riflessione e approfondimento.
Lo stilista nasce a Roma nel 1972. Non è figlio d’arte, il padre è tecnico dell’Alitalia, mentre la madre lascia presto il lavoro per seguire la famiglia; ma sarà proprio lei a trasmettere al figlio l’amore per l’arte e il bello in ogni sua forma, tanto che il giovane decide di iscriversi all’Accademia di Costume e Moda della capitale per approfondire le sue passioni, tra cui il cinema e soprattutto l’opera. Inizialmente Alessandro ipotizza di diventare scenografo e solo più tardi arriverà al mondo della moda. Prima del successo però, una lunga gavetta.
Inizia a Les Copains, dopo aver creato un primo book, Alessandro Michele lo invia ad alcuni atelier, aggiudicandosi in primis un contratto da Fendi a fine Anni 90. Da Fendi diventa senior nel settore degli accessori. Trova grande fonte di ispirazione in Karl Lagerfeld, che trovava ispirazione per la realizzazione delle sue creazioni nei tessuti, nella musica e nell’arte in tutte le sue forme.
Nel 2002 arriva la chiamata di Tom Ford. Così Alessandro Michele si trasferisce a Londra, dove trova un mood completamente diverso. Tom Ford negli anni da Gucci rilanciò l’azienda, riportandola nell’Olimpo dei brand più desiderati e amati, ridisegnandone l’estetica grazie a campagne provocatorie, che hanno cambiato il modo di fare pubblicità.
Da allora Alessandro non lascerà più la maison prima lavorando a fianco a fianco con Alessandra Facchinetti poi diventando associate creative director di Frida Giannini. Appassionato di arredamento d’interni, nel 2014 assume anche il ruolo di direttore creativo di Richard Ginori, marchio fiorentino leader nella porcellana acquisito nel 2013 dal brand.
