ADDIO AI DAFT PUNK. È LA FINE DI UN’ERA

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8 minuti per dire addio a 28 anni di Daft Punk. Il duo “robotico” francese che ha segnato la storia della musica elettronica è arrivato al capolinea. L’annuncio è giunto a sorpresa, con un video dal titolo Epilogue. È la fine di un’era.

Il video, pubblicato su YouTube, è un commiato tanto spettacolare quanto straziante, ma soprattutto sembra proprio essere definitivo. Non solo per l’emblematica l’esplosione di uno dei due membri del gruppo, ma per il fatto che, in coda al video, si sentono le note di Touch, brano contenuto nella loro ultima opera Random Access Memories datata 2013. Nessuna canzone nuova. Nessuno spoiler nascosto.

Thomas Bangalter e Guy Manuel (i veri nomi dei dj che si celavano sotto i caschi lucenti) fondarono i Daft Punk nel 1993, diventando molto rapidamente i paladini della cosiddetta ‘French Touch’, tra sonorità electro, house e techno. Il loro primo album esce nel 1997 con la celeberrima Around the world. E poi come dimenticare il successo planetario degli anni 2000 One More Time’. Una collaborazione segnata da 4 album e una colonna sonora, quella di Tron: Legacy. Ciò che i Daft Punk hanno toccato è diventato culto istantaneo, oro puro, successo definitivo. È successo con Nile RodgersGiorgio Moroder dopo l’uscita di ‘Random Access Memories‘; Ma anche con il brano Get Lucky’ nella consacrazione di Pharrell Williams e successivamente con The Weeknd nel 2016 per l’album Starboy.

E  così, dopo poco meno di 30 anni, il duo arriva al suo capolinea. Amici dai tempi di scuola, si sono conosciuti a 12 anni, sono sempre rimasti ultra-discreti. Rarissime le loro foto senza casco, il che ha consentito ai due di condurre una vita relativamente tranquilla fuori dalle scene. Il loro proverbiale anonimato, nel corso degli anni ha contribuito a creare mito, mistero e leggenda. C’è chi racconta che uno dei due porti spesso a spasso il cane, indisturbato per le vie di Montmartre, senza che in molti lo riconoscano se non gli abitanti del quartiere. Tra le curiosità legate alla loro carriera il “no grazie” a David Bowie che li aveva invitati a remixare un suo brano.

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