È stato annunciato ufficialmente il tema di uno degli eventi di moda annuali più attesi e seguiti.
L’annuale Met Gala – che si svolge il primo lunedì di maggio ed è spesso descritto come “Oscar della moda” – è noto per essere l’evento per antonomasia in cui il mondo della moda e quello delle celebrità si fondono, radunandosi al Metropolitan Museum of Art di New York in occasione della mostra primaverile del Costume Institute. Gli ospiti sono incoraggiati a vestirsi secondo il tema relativo alla mostra. L’anno scorso la mostra era intitolata Camp: Notes on Fashion e consisteva nell’esplorazione del “camp” nella moda, ispirandosi dal saggio di Susan Sontag “Notes on Camp” del 1964.
Quest’anno il Metropolitan Museum terrà la sua esposizione del Costume Institute a partire dal 7 maggio ma verrà inaugurato con l’immancabile Gala nella serata del 4 maggio.
il 2020 è un anno importante per il Metropolitan che festeggerà infatti il suo 150esimo anniversario, e non poteva farlo se non celebrando il valore del tempo.
Perciò il Il tema dell’esposizione primaverile di quest’anno – e quindi, anche del Met Gala – sarà “About Time: Fashion and Duration”.
Andrew Bolton, curatore responsabile del Costume Institute ha descritto il concetto ideato in occasione di questa edizione come “ una rivisitazione della storia della moda frammentata, discontinua ed eterogenea». Il focus sarà incentrato su un secolo e mezzo di creazioni di moda selezionate dall’immenso archivio dell’istituto, e presentate secondo una linea temporale definita come “dirompente”.
“La moda è indelebilmente connessa al tempo. Non solo riflette e rappresenta lo spirito dei tempi, ma cambia e si sviluppa anche con i tempi, fungendo come un segnatempo particolarmente sensibile e preciso. Attraverso una serie di cronologie, la mostra utilizzerà il concetto di durata per analizzare gli sviluppi e i cambiamenti temporali della moda.” con queste parole Andrew Bolton racconta il senso del tema di quest’anno, aggiungendo anche di aver preso ispirazione dal film Orlando di Sally Porter, del 1992, basato sull’omonimo romanzo di Virginia Woolf e dall’approccio filosofico di Henri Bergson, che sintetizza nel termine “durée” il tempo come qualcosa che scorre, che non svanisce nel nulla, ma si accumula ed è indivisibile.
Ma tornando alla parte dei festeggiamenti, vi interesserà sapere che sono stati annunciati anche i co-chair del Met Ball 2020: il direttore artistico di Louis Vuitton Nicolas Ghesquière, Lin-Manuel Miranda, Emma Stone, Anna Wintour e una splendida new entry, ovvero Maryl Streep, al suo primo Met Gala in assoluto!