L’ARTE SECONDO MONCLER

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Milano, vulcano di idee, di cose da fare, di cose da vedere e tra queste non poteva sfuggirci ciò che è accaduto in Galleria Vittorio Emanuele II.
Due gli elementi fondamentali per questa performance: il genio di Vanessa Beecroft  e la voglia di comunicare di Remo Ruffini .
Un incontro tra artisti che ha generato qualcosa di inedito e innovativo.
L’antica e classica Galleria Vittorio Emanuele II di Milano si è trasformata per una sera in una passerella, in un palcoscenico in cui abbiamo visto esibirsi modelle e ballerine. Addosso solo una giacca Moncler  vintage rispolverata dall’archivio dello stesso brand.


Un’immagine forte e indelebile, un messaggio chiaro e comunicativo. Vanessa Beecroft ha messo in mostra la sua idea di umanità, con tutte le sue differenze, con tutti i suoi colori, con tutte le sue forme.
Una performance per inaugurare il concept store temporaneo che rimarrà aperto fino all’inizio del 2020, come i due negozi di Tokyo e Parigi.

Maria Vittoria Cusumano

Il progetto Moncler Genius  si avvicina più al mondo dell’arte che a quello dell’abbigliamento classico. Infatti gli store sono delle vere e proprie gallerie in cui ammirare i capi messi in esposizione. Una scelta coraggiosa in un mondo così digitalizzato e veloce, ma Moncler punta sulla qualità e sull’unicità e queste sono sempre mosse vincenti.
Non ci resta che aspettare il 2020 per vedere come ci stupirà Remo Ruffini.

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