L’ uso delle mascherine è obbligatorio nei locali al chiuso, e in questi mesi sono state moltissime le aziende che hanno convertito tutta o parte della propria produzione, in modo da soddisfare un bisogno sempre crescente: bianche colorate, con applicazioni , la scelta è pressoché infinita; da molti mesi caratterizzano la nostra fisionomia e i nostri volti. L’ artista tedesco Volker Hermes ha ritratto i nostri visi mascherati in un progetto intitolato Hidden Portrait. Un mix tra arte e denuncia sociale. Un progetto, iniziato dieci anni fa partendo dai suoi studi sulla storia dell’arte. «Ho iniziato una riflessione sul significato sociale della pittura, i codici di abbigliamento nei dipinti e il ruolo dell’individualità nei ritratti. Ho trovato un modo per esprimere la mia visione contemporanea intervenendo digitalmente su opere storiche», ci ha detto l’artista.
Volker Hermes lavora su quadri che spaziano dal primo Rinascimento alla fine del XIX Secolo analizzandoli attraverso le loro forme di espressione e codici di ogni epoca, per poi incorporarli e trasportarli nel nostro tempo, utilizzando codici di abbigliamento attuale, elementi di moda e fetish.
I riferimenti all’attualità sono forti e trasparenti. L’atto del coprirsi il volto è rappresentativo di un’esigenza reale e legata alle problematiche che stiamo vivendo, simboleggia il venire meno dell’individualità e la percezione di ogni singola persona è affidata agli altri elementi descrittivi che ci circondano.«Vorrei mostrare che i ritratti erano un bene di lusso riservato esclusivamente a un’élite privilegiata. Ogni posa, ogni indumento, il formato e molti altri dettagli sono serviti a una dichiarazione. Queste dichiarazioni furono comprese in quel momento come una cosa ovvia. Oggi non capiamo più questi codici, siamo abituati a un analisi troppo veloce e immediata delle persone e dei fatti».