Siamo nell’isola di Lamu in Kenya. Una minuscola realtà composta da 20 mila persone. La povertà, la miseria, la fame colpiscono 1 persona su 2. Non servono grandi calcoli per comprendere che in questo angolo di paradiso la parola povertà riguarda tutti, pochissimi gli esclusi.
La mancanza di acqua e cibo, la scarsa igiene, l’assenza di sanità hanno avuto conseguenze tragiche sugli abitanti dell’isola.
La ONG ANIDAN dal 2002 offre assistenza nel cuore dell’Africa. Ci vuole impegno, dedizione, coraggio e una grande anima per combattere in prima persona questi mali.
ANIDAN con l’aiuto dei suoi volontari è riuscita a costruire negli anni una Casa di Accoglienza in cui oltre 280 bambini vittime di abusi o orfani hanno trovato ospitalità e un Ospedale Pediatrico che offre assistenza a tutti i piccoli bisognosi.
All’interno della onlus i bambini hanno la possibilità di fuggire da maltrattamenti, sfruttamento, lavoro e matrimoni precoci per dedicarsi al gioco e allo studio.
Questa realtà ha commosso e ispirato Vivia Ferragamo che ha voluto agire in prima persona per dare un’opportunità e un futuro a queste donne.
Nasce così il progetto “Vivia for Love”. L’obiettivo è quello di formare nell’ambito sartoriale le donne che vivono a Lamu in condizioni di estrema povertà. Queste signore sono le madri dei bambini accolti da ANIDAN o le ragazze cresciute nella Casa di Accoglienza. Nel Laboratorio di Sartoria le ragazze hanno imparato a cucire e a realizzare i capi di abbigliamento disegnati dalla stessa Vivia.
Per la creazione di gonne, borse, abiti vengono utilizzati solamente tessuti locali. Ogni prodotto così ha una storia da raccontare.
Lo scopo del progetto è fare un passo in avanti nella beneficienza, creando uno spazio partecipativo.
Le donne hanno la possibilità di imparare un mestiere e provvedere da sole al loro sostentamento e a quello della loro famiglia. In tal modo si garantisce un futuro alle persone e non solo un aiuto temporaneo.
“Ogni gonna realizzata è una storia tessuta tra chi l’ha creata con le sue mani e la sua volontà di mettersi in prova con una nuova consapevolezza di sé e chi la indosserà, per dare spazio al proprio desiderio di fare qualcosa per cambiare il mondo, o una piccolissima parte del mondo… Perché fare del bene, amare, creare e condividere sono concetti belli, seri e importanti. Soprattutto oggi, soprattutto qui.”