Shein, colosso del fast fashion si è visto intentare una causa legale da parte del brand di streetwear Stussy, per avere palesemente copiato una t-shirt.
Da pochi giorni il brand di ultra fast fashion ha infatti messo in vendita una t-shirt nera decorata con il nome Stussy e il numero otto in una grafica che ricalca quella della famosa Hockey Jersey del vero (e unico) Stussy. Ovviamente Stussy non ha aspettato la sua risposta e ha citato in giudizio Shein per contraffazione.
A queste accuse si aggiunge il peccato capitale di diluizione del marchio e concorrenza sleale. Secondo Stussy, infatti, Shein avrebbe contraffatto i suoi prodotti « allo scopo di creare confusione e distogliere i clienti ».
Da qualche ora il prodotto è miracolosamente scomparso dalla vetrina del colosso cinese
Shein è stata fondata da Chris Xu nel 2008, e inizialmente si chiamava SheInside. L’idea fu quella di puntare sul digitale e sulla velocità della manifattura cinese per conquistare direttamente il mercato europeo e americano (senza passare dalla Cina) e competere con i più grandi marchi di fast fashion. Il brand prende le merci prodotte dalle sue fabbriche in Cina e le rivende direttamente al pubblico, senza intermediari (come fanno invece i grandi marchi) e abbattendo i costi. A differenza di negozi di abbigliamento fast fashion come Zara e H&M, Shein non ha una sua identità o una sua estetica: si limita a intercettare le mode dei vari paesi e a riproporle il più velocemente possibile sul mercato locale.