Sfilata Bluemarine in occasione della Milano Fashion Week 2018

MFW 2018. BLUEMARINE: UNA FEMME FATALE, UNA FANCIULLA, UNA DIVA IN CAMERA DA LETTO

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Ci trasferiamo nel notturno, nel privato, nello scrigno segreto di un letto a baldacchino. È la maison la vera location della collezione primavera estate di Bluemarine. L’ambiente ovattato e misterioso di un budoir, il vedo-non-vedo creato da uno svolazzare di tende.

Insomma, siamo in una camera da letto. Ad abitarla, a muoversi al suo interno con passo felpato è una femme fatele così sicura di sé, così raffinata e lontana, da essere inafferrabile. Un dolce tormento per l’uomo, un’ispirazione costante per la donna. L’elemento chiave della sfilata, ormai lo avrete capito, è il négligé. Quindi molte trasparenze ardite, sottovesti costosissime, camicie da notte sensuali e super chic.

Il nero attira l’attenzione. È come una voragine. È un nero regale, intenso, attraversato da improvvisi guizzi di luce setosa, ravvivato da volant, arricchito da motivi orientali (come la cintura obi), addolcito da una deliziosa stampa di violette. Sfilano anche gli spacchi. Passano ammiccando fantasie floreali e colori pastello, coraggiosi e imprevisti in questa atmosfera così conturbante, a riprova che tra gli obiettivi della nuova collezione c’è anche la vertigine giocosa, una goccia di estro quasi bambinesca.

Ci si potrebbe aspettare, da un momento all’altro, di veder passare Marilyn Monroe in vestaglia, due gocce di Chanel numero 5 e l’aria assonnata. Non a caso quella di Bluemarine è volutamente un’atmosfera che rimanda alla dimensione domestica di Hollywood: ed è proprio la trovata geniale di questa sfilata, meravigliosamente riuscita.

Ogni abito è un gioiello di eleganza, ogni indossatrice un esempio di portamento e bellezza. I rossetti rosso fuoco alludono alla passione. I bianchi e pois neri alla donna di un nuovo dolce stil novo. Tornano i kimono, minuti e lavoratissimi, gli abiti a fazzoletto, i pantaloni ampi con la vita segnata.

Il pizzo, ça va sans dire. E sul finale arrivano tonalità più acide, colori sorbetto come il verde lime di un delizioso abito in voile, o il rosa di un vestito di tulle trasparente tutto ricamato con rose e mughetti. Très chic.

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