L’ecosistema virtuale creato da Facebook è pronto a fare un salto di qualità fantascientifico. Ad annunciarlo Mark Zuckerberg. Con una conferenza, una lunga lettera e un film lungo un’ora e mezza, ha spiegato quale sarà la sua visione del futuro. Ecco tutto quello che si deve sapere su Meta.
Partiamo dal nome. Meta è un nome che vuole «riflettere chi siamo e quello che speriamo di costruire». Ossia il metaverso, un mondo digitale che unificherà le esperienze di tutti i social media esistenti. Queste saranno poi situate in uno spazio virtuale a tre dimensioni o proiettandole sul mondo fisico. Nelle parole di Zuckerberg stesso il metaverso sarà «un internet incarnato in cui l’utente sarà presente e non un osservatore. Sarà in grado di fare quasi tutto ciò che può immaginare: stare insieme con amici e familiari, lavorare, imparare, giocare, comprare, creare. Così come sperimentare cose completamente nuove che non si adattano davvero a come pensiamo ai computer o ai telefoni oggi».
All’interno del metaverso, il POV dell’utente e dunque il fulcro dell’intera esperienza saranno gli avatar, il cui aspetto può essere controllato in ogni singolo dettaglio. Si andrà a creare forse il campo di applicazione più vasto per la moda digitale finora. Sotto questo profilo la moda potrebbe trovare in Meta un nuovo Eldorado. Immaginate infatti di essere in Meta ed acquistare una borsa d’alta moda creata digitalmente. La potreste utilizzare solo in Meta, chiaramente, ma senza il rischio di usurarla, sporcarla o (teoricamente) subirne furti. Ma c’è molto di più. Un accessorio o un capo acquistato in META avrà lo stesso valore -o forse anche superiore- dell’equivalente reale con tutte le sue caratteristiche. Compresa la rivalutazione nel tempo.
Ma come funzionerà Meta? Per ora il metaverso è una seconda linea di realtà in cui ci si proietterà con la propria identità. Su questo Zuckerberg è stato chiarissimo: le norme di privacy e sicurezza saranno la priorità di Meta. Immaginiamo, saranno banditi istantaneamente profili fake e alterazioni della propria realtà. Meta non sarà un modo per uscire dalla propria vita per crearne un’altra, bensì un nuovo mondo da esplorare. Un altro pianeta, solo collocato nella rete anziché nello spazio profondo.