“Quando sei nell’occhio del ciclone, la cosa più difficile è restare calmi”. Le parole pronunciate da Marine Serre, appena due mesi fa, a pochi istanti dall’inizio della sfilata della sua collezione A/I 2020, durante la Paris Fashion Week, sono oggi più attuali che mai. In un settore, messo in ginocchio dalla recente pandemia da Covid-19, i brand cercano nuove strategie di mercato ed iniziano a pensare alla ripartenza. Francese, 28 anni, Marine Serre sin da teenager si distingue per la sua anima ribelle e il suo stile “sporty”: “amavo saccheggiare dall’armadio di mia mamma, di mia nonna ma anche di mio padre, e adoravo il vintage, racconta. Muove i primi passi nel settore del luxury come stagista per Alexander McQueen, Maison Martin Margiela, Christian Dior e Balenciaga.
Nel 2017 realizza una sua collezione “Radical Call for Love” che viene esposta e venduta a nel concept store parigino The Broken Arm, riscuotendo un grande successo. Ariana Grande, nel suo spettacolo We Can Survive a Los Angeles ha indossato un outfit proprio di questa collezione. Rihanna e Dua Lipa sono solo alcune tra le celebrities che indossano i suoi capi. Uno stile unico e futuristico che mescola alta moda, sportswear e tessuti savoir faire: lycra, seta, velluto, denim, plastica e pelle, ed una vera e propria passione per l’upcycling, che è il punto di forza della collezione P/E 2020 ed oggetto di un video YouTube in cui la stilista mostra come vecchi jeans degli anni ’70 e ’80, tessuti d’arredo vintage, si possano trasformare in indumenti attuali, glamour ma soprattutto green. “Power in youth” allora e chissà cosa ci sarà nel futuro di Marine Serre… Noi intanto l’ avevamo nominata come ipotetica nuova designer in casa Givenchy.