Sembra un po’ ironico e bizzarro che un stilista presti il volto a un’ altra casa di moda, ma ormai al giorno d’ oggi nulla stupisce più. La casa di moda francese Givenchy aveva usato questa strategia di marketing anche nel 2015 quando aveva chiesto a Donatella Versace per posare per la campagna pubblicare del momento.
«Voglio rompere le regole. Riccardo Tisci è un grande talento e soprattutto un amico. Siamo una famiglia. Voglio andare oltre, superare il vecchio sistema: bisogna lavorare insieme, aiutarsi e fare della moda un’alleanza globale». Sentenziò così Donatella Versace quando, nel 2015, l’allora designer della maison Riccardo Tisci, la scelse come volto della sua campagna Autunno-Inverno.
E oggi, a distanza di cinque anni, ecco che si ripete. La stilista che guida Givenchy, Clare Waight Keller, ha pensato di riproporre una ricetta simile, questa volta in salsa ironica e irriverente, nominando due nomi celebri per dare voce alla nuova stagione del brand. Perché accanto allo stilista Marc Jacobs, vi è la celebre attrice inglese Charlotte Rampling.
I due prendono il posto di Ariana Grande, e posano, ma soprattutto recitano, in uno short film denso di emozioni. Un progetto che evoca i ricordi di una Parigi e di una New York degli anni Novanta ricreati negli scatti di Craig McDean.
In risalto il concetto di dicotomia. Dicotomia di immagini, di personalità, di mondi, di stili. Elegante e androgena lei, femminilità sfrontata e ironica lui. Un cortometraggio all’ insegna della recitazione da parte di Rampling verso Marc Jacobs ma con scarso successo. Del resto, come chiosa la stessa attrice inglese rivolgendosi a Marc in maniera fintamente sprezzante sul finale del mini film: «You’ll never be Rampling».