È un periodo di grande movimento all’interno dell’ambito manageriale della moda e LVMH sembra essere al centro dell’attenzione. La holding guidata da Bernard Arnault continua costantemente ad ampliare il proprio portfolio siglando un’acquisizione dopo l’altra. Questo la rende ogni giorno il punto di riferimento mondiale per il mercato del lusso.
Se a inizio anno è stata conclusa la trattativa miliardaria con Tiffany & Co., nelle ultime ore è stato annunciato un altro importante accordo. Questa volta prendere in causa la figura di Virgil Abloh. Nello specifico, il gruppo ha ottenuto il 60% di Off-White, lasciando invece alla società di appartenenza New Guards Group il ruolo di partner operativo del marchio. Al designer rimane quindi il restante 40%, oltre all’incarico di direttore creativo, lo stesso che continuerà a portare avanti nella linea uomo di Louis Vuitton.
“Per quasi un decennio abbiamo costruito Off-White per essere un marchio capace di rappresentare la nostra generazione e sfidare lo status quo. Ora potrà evolvere grazie alla potenza di fuoco di LVMH “. Queste le parole di Virgil Abloh.
Dal 2012 a oggi, Off-White si è stabilito come uno dei brand più influenti negli ambiti dello streetwear e del lusso. È stato definito dal New York Times, come il marchio più grande mai acquistato da LVMH con 56 negozi in più di 40 paesi.
“Sono entusiasta di ampliare la nostra partnership di successo con Virgil. Abbiamo già avuto il privilegio di testimoniare la sua eccezionale creatività e visione attraverso il suo lavoro con noi in Louis Vuitton e non vediamo l’ora di supportare la crescita di Off-White “. Ha ribadito Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di LVMH.
L’acquisizione delle quote di maggioranza permetterà all’azienda Milan-based di continuare la sua espansione non soltanto nell’ambito del prêt-à-porter. Categorie come quelle dei cosmetici e prodotti per la casa sembrano sempre di più fare gola al gruppo. Tanto che dopo aver superato la pandemia con risultati positivi, le azioni di LVMH si sono alzate del 28% nel primo trimestre dell’anno. I dati del secondo trimestre saranno pubblicati alla fine di questa settimana.