Una scultura alta 33 metri, larga 16 e profonda 6. Un’opera imponente che ha fatto molto discutere in Brasile, e non poteva che essere così dal momento che si tratta di una gigante vagina in cemento armato. A realizzarla sulle colline dello Stato di Pernambuco è l’artista contemporanea Juliana Notari. Una scultura svelata sui propri profili social, che ha indignato soprattutto i sostenitori di Bolsonaro.
Non è mancato l’intervento con un tweet di Olavo de Carvalho, il guru politico di Bolsonaro che vive negli Usa. Ma come osserva il quotidiano Guardian se in molti sono rimasti scioccati, altrettanti hanno invece applaudito. Una vagina ricoperta di resina realizzata da Notari in 11 mesi. “Fa riflettere e solleva giusti problemi”, ha pubblicato su twitter il celebre fumettista trans Laerte Coutinho. “Una nostra parte intima esposta con tanta bellezza. Abbiamo più bisogno di opere simili che elevino il femminismo e le sue sfumature” ha scritto una fan dell’artista. Perfino Kleber Mendonc1a Filho, noto regista di Pernambuco, ha spezzato una lancia a favore della vagina scarlatta: “Il Brasile vive una stagione oscurantista. Le reazioni al tuo lavoro lo dimostrano. Per questo è un vero successo”.
Realizzata sul terreno di un ex zuccherificio, l’opera chiamata Diva, è stata realizzata da Juliana Notari con il chiaro intento di “mettere in discussione il rapporto tra natura e cultura nella nostra società occidentale fallocentrica e antropocentrica. Problemi che sono diventati sempre più urgenti“. Una vagina gigante a dominare la collina come una ferita per denunciare la violenza sulla natura e rivendicare la causa femminista. Non sono mancate le attenzioni del mondo artistico e ovviamente si è acceso un violento dibattito tra favorevoli e contrari sui social.