Il mondo della moda lo sa bene. La lotta ai fake e ai prodotti contraffatti dura ormai da molti decenni ed è stata combattuta praticamente con ogni mezzo a disposizione. Dai codici di identificazione, alle guide all’autenticazione, ai blockchain. Nessuno di questi ha risolto il problema in maniera definitiva, però. Ancora oggi i prodotti contraffatti dei brand di moda sono si diffondono online senza nessun controllo. Negli Stati Uniti, Uswitch ha condotto una ricerca analizzando i dati di ricerca di Google per rivelare quali sono i brand più ricercati del mercato dei fake. Sorprendentemente nella Top 5 dei brand più cercati, poco dopo i prevedibili Rolex, Louis Vuitton, Guccy e Yeezy, c’è Crocs. Le ciabatte in resina fake sono più ricercate dei prodotti di Balenciaga e Off-White™.
E i numero parlano chiaro. Con una media di 25.200 ricerche su base annua, le versioni fake dei clog Crocs sembrano essere diventate più desiderabili dei fake di Nike e delle Triple S di Balenciaga. Ed è anche per questo che il brand ha fatto causa a circa 19 brand per infrazione del copyright quest’anno. La notizia è frutto della testimonianza dell’avvenuto riposizionamento di Crocs sul mercato. Un brand che è passato dall’essere noto per fornire comode calzature a cuochi e dottori in ospedale, ai piedi di Salehe Bembury, Justin Bieber e Post Malone. Il successo di Crocs è merito anche della pandemia con l’ascesa dell’abbigliamento cozy. È stato li che il brand ha implementato una strategia crescita di mercato. Basata su una serie di collaborazioni mirate, questa ha consentito al brand di entrare in contatto con diverse subculture, fandom e fasce di mercato.
La strategia di crescita di Crocs si è fondata su una razionalizzazione di flagship store e grossisti e puntando alla vendita diretta basata sui canali digitali. Questi ultimo costituiscono oggi la fonte del 52% della revenue del brand. Altro punto di forza della strategia è stata una riduzione di linee e modelli in vendita. Tagliati del 50% negli scorsi anni, ha reso più precisa e distintiva l’estetica del brand. Infine la personalizzazione con il rilancio della sua linea di charms Jibbitz le cui vendite sono duplicate nel corso dell’anno. Merito anche della visibilità su piattaforme social come TikTok.
Grazie alla sua accessibilità e ai suoi price point, inoltre, Crocs è riuscito ad avere successo tra i membri della la Gen Z come ha spiegato a Business of Fashion il CEO Andrew Rees: «Le persone definiscono Crocs le “scarpe brutte” e penso che la cosa piaccia ai membri della Gen Z perché anche loro sono una generazione che abbraccia le imperfezioni».