Dopo il lungo polverone creato su una delle sue modelle, Gucci, ritorna nuovamente in scena. La casa di moda italiana, main partner della Quadriennale d’arte 2020, che ha deciso di offrire il biglietto a tutti i visitatori di FUORI, la grande mostra sull’arte italiana dagli anni sessanta ad oggi, che si aprirà il 29 ottobre al Palazzo delle Esposizioni. La decisione, precisa una nota, è stata presa da Alessandro Michele, direttore creativo del brand. E l’idea, spiegano gli organizzatori, è quella di una “grande festa dell’arte italiana, accessibile a tutti, per ricordare” ancora di più in questi mesi segnati dall’epidemia Covid, che “la cultura è una fondamentale fonte di energia e speranza“.
Curata da Sarah Cosulich e da Stefano Collicelli Cagol, FUORI punta a rileggere l’arte italiana attraverso una narrazione nuova che supera i confini di disciplina, di media e di genere per connettere gli immaginari di 43 artisti, dalle avanguardie meno esplorate dagli anni Sessanta ad oggi. Dalle ricerche femminili, femministe e queer alla rappresentazione di realtà inesplicabili e incommensurabili, la mostra pone l’accento sull’ossessione dell’artista e del suo creare. Un percorso attraverso il ruolo del desiderio in tutte le sue forme e visionarie deflagrazioni, da Sylvano Bussotti ad Anna Franceschini, da Lisetta Carmi a Isabella Costabile, artisti di diverse generazioni che esplorano pulsioni, ossessioni e stereotipi attraverso immaginari inaspettati. Ma anche un viaggio trasversale in ogni senso, con opere di pittura, scultura, video, disegno, costume, fotografia, installazione, che occuperanno l’intero Palazzo delle Esposizioni in un confronto con le suggestioni di cinema, moda, danza, teatro, musica e scrittura che le hanno influenzate.
Attraverso questa sua partnership, viene precisato, Gucci darà l’opportunità a tutto il pubblico di visitare gratuitamente la mostra durante l’intero periodo di apertura fino al 17 gennaio 2021. Le visite, precisano gli organizzatori, avverranno in sicurezza e con modalità di prenotazione online sul sito di Fondazione La Quadriennale di Roma e Azienda Speciale Palaexpo, promotori e organizzatori della mostra.