Dopo soli 4 anni sotto i riflettori, la prima modella ad aver sfilato con l’hijab, Halima Aden, abbandona il fashion system. Sembra a causa dei suoi conflitti interni, dicendosi non più disposta a trovare compromessi con la sua fede religiosa. Oltre allo statement condiviso sulla pagina Instagram, la modella di origini somale ha creato una raccolta di Storie in evidenza intitolata “Hijab Story”. Lì spiega per filo e per segno tutte le motivazioni che l’hanno spinta a prendere la decisione. «Prendendo una posizione per me stessa, prendo anche una posizione per tutte le persone che hanno perso la loro anima a causa della moda.» Queste alcune parole del lungo post pubblicato su Instagram.
Durante il periodo di lockdown Halima ha avuto tempo di riallacciare i rapporti con sua madre e di riflettere sul suo lavoro da modella così in contrasto con la sua fede religiosa. Halima ha sofferto di una rappresentazione distorta delle donne musulmane. Negli ultimi 3 anni l’hijab della modella è stato coperto con il cappuccio di una felpa, sostituito da una T-shirt o perfino da un paio di jeans, o decorato con piume di struzzo. La modella si è detta pentita perfino della sua foto sulla copertina di Vogue Arabia. Una eccessiva visibilità alla sua bellezza messa “troppo in mostra” con l’abito e il make-up. Nella lunga lista di no, Halima ha ricordato anche rari momenti positivi, ma evidentemente troppo pochi per convincerla a continuare il suo lavoro sotto i riflettori.
Dagli esordi a oggi, la modella con il velo è apparsa sulle pagine di 5 edizioni internazionali di Vogue e ha lavorato con alcuni dei top brand della moda tra cui Alberta Ferretti, Dolce&Gabbana, Etro, Max Mara, Moschino e Tommy Hilfiger.
