La Regina Elisabetta II non sembra avere alcun desiderio di abdicare. Questo significa che, in un futuro che speriamo essere più lontano possibile, il Regno Unito perderà la sua regina nel pieno delle sue funzioni. Un’eventualità che, chiaramente, scuoterà il mondo sociale e politico dell’intero Commonwealth. Ma se mai dovesse accadere, cosa dovranno fare le funzioni politiche e la Royal Family? Il paese dovrà seguire una procedura già stabilita e provata accuratamente, chiamata “Operazione London Bridge”. Il nome del piano è ispirato alla frase in codice che, si dice, verrà pronunciata dal Segretario personale della regina al Primo Ministro attraverso una linea telefonica protetta: “London Bridge is down“. Sarà in seguito il Primo ministro britannico a comunicare ai 51 Stati del Commonwealth la notizia.
Il passo successivo sarà quello legato ai media. La BBC smetterà immediatamente la sua programmazione e si dedicherà a seguire la situazione in tempo reale. I giornalisti saranno vestiti a lutto con un abito che, dettaglio molto curioso, è già stato scelto da tempo. Nelle radio commerciali, un segnale blu intermittente comunicherà la notizia agli speaker e un comunicato dell’Associated Press diffonderà la notizia in tutto il mondo. I social media saranno oscurati (mostreranno solo una pagina nera); il sito del governo Gov.uk e le pagine social collegate, non potranno ritwittare nulla e mostreranno foto profilo nere.
Dalla morte di Elisabetta II si aprirà un periodo di 12 giorni di lutto nazionale (pari a quello per la scomparsa del principe di Filippo). Mentre il giorno dopo la morte, il Consiglio di Successione designerà il nuovo successore al trono che, nel silenzio della Regina, sarà Carlo o, in caso di designazione diretta, anche William. Le spoglie della regina saranno esposte per 23 ore al giorno, per tre giorni consecutivi, con visite scaglionate.
Il funerale si terrà dieci giorni dopo la sua morte. I giorni prima della cerimonia funebre sono ribattezzati «D-day» (quello della morte), «D +1», «D +2». I funerali di Stato saranno celebrati dall’Arcivescovo di Canterbury o a Westminster Abbey o nella Cattedrale di St Paul. L’ultimo passo dell’addio previsto sarà il gesto simbolico di Carlo, lasciando cadere una manciata di terra da una coppa d’argento nel momento della sepoltura al Castello di Windsor.