Difficile pensare a una cinquantenne più glamour e giovanile di lei. Eppure, Claudia Schiffer, che oggi 25 agosto compie 50 anni, più della metà li ha passati in passerella. Timidissima da bambina per l’altezza superiore a quella delle sue coetanee, la Schiffer veniva presa in giro e derisa dai compagni «per le gambe a X e l’andatura ondeggiante da anatra», come ha dichiarato in un’intervista, tanto da portarla a «sognare di fuggire e diventare una modella, mettendo fine alle prese in giro».
Il sogno di sfondare c’era, altezza, avvenenza e una sensualità ancora acerba ma pronta a esplodere pure, bisognava solo cominciare, e l’occasione è arrivata quando il capo di un’importante agenzia di moda, in giro a cercare nuovi volti, l’ha notata per le strade di Düsseldorf. Era il 1987, e in quel momento la vita della (futura) top model – forse la più famosa di ogni tempo – è cambiata per sempre.
Da quel momento, negli anni sono arrivate le oltre 700 copertine internazionali dedicate a lei, come l’ingresso in quello che si può definire l’Olimpo delle top model, dove Claudia è in buona compagnia insieme a Cindy Crawford, Linda Evangelista, Naomi Campbell, Helena Christensen e Carla Bruni, le più iconiche e celebri tra le top model di sempre e muse del mitico designer Gianni Versace.
Definite come supermodelle, entità quasi aliene dalla bellezza che rasenta la perfezione e dal patrimonio pressoché infinito: quello della Schiffer, negli anni, ha superato i 55 milioni di dollari. Claudia è diventata milionaria sfilando, ma la maggior parte dei suoi introiti provengono da campagne pubblicitarie per brand di cui è stata testimonial, sia di abbigliamento (la prima, famosissima, è stata per Guess negli anni Novanta, a cui sono seguite quelle per Chanel, Versace, Dolce e Gabbana, Ralph Lauren e Valentino), che di make up (Revlon e L’Oréal), di auto (Citroen e Opel) che di oggettistica di lusso (Ebel e Dom Pérignon).
Gli anni Novanta l’hanno vista, però, anche come protagonista di una delle storie d’amore più chiacchierate del jet-set internazionale, ovvero quella con il mago e illusionista americano David Copperfield, considerato il nuovo Harry Houdini, durata sei anni e terminata nel 1999.
Nel 2002 sposa Matthew Vaughn, produttore cinematografico inglese, da cui ha tre figli, Caspar Matthew (2003), Clementine Poppy (2004) e Cosima Violet (2010), che cerca di crescere come bambini “normali” e senza troppi privilegi. «Voglio che facciano una vita il più possibile uguale a quella degli altri bambini, per non sentirsi diversi e isolati», ha spiegato, aggiungendo di essere una madre severa. I miei figli vanno a dormire e si alzano sempre alla stessa ora. La disciplina fa bene ai bambini, li fa sentire al sicuro, tranquilli. «Poi li accompagno io stessa ai compleanni dei compagni di scuola».