A febbraio 2020, quando eravamo ancora all’inizio della pandemia ed ancora non si parlava di lockdown, Giorgio Armani fu uno dei primi ad accorgersi della gravità della situazione e a convertire l’evento fisico in programma per la Milano Fashion Week in una diretta streaming a porte chiuse.
Da allora lo stilista è stato protagonista di moltissime iniziative volte a sensibilizzare gli operatori del settore sul futuro di una moda che era diventata un vortice consumistico impazzito e fuori controllo. Come non ricordare infatti al riguardo la bellissima lettera rivolta a tutti gli operatori del fashion system e che ha fatto il giro del mondo, provocando un cambiamento importante. Da allora lo stilista ha continuato a essere particolarmente attento, prendendo tutte le misure di sicurezza del caso e contribuendo con delle donazioni verso gli ospedali in difficoltà, oltre che essere stato tra i primi a promuovere la campagna vaccinale prfesso i propri dipendenti. .
Lo stesso atteggiamento responsabile torna a manifestarsi anche quest’anno, con il recente annuncio da parte dell’azienda di annullare tutte le sfilate di gennaio in seguito a un’attenta riflessione alla luce dell’aggravarsi della situazione epidemiologica, con una variante omicron che è arrivata a provocare oltre 150.000 contagi giornalieri, solo nel nostro Paese..
Con grande rammarico, Armani ha dichiarato in una nota che sia il défilé di Emporio Armani che quello della prima linea maschile per la stagione autunno/inverno 2022, rispettivamente previsti per il 15 e 17 gennaio, non avranno luogo. Non solo, anche la presentazione della collezione primavera 2022 di Armani Privé che doveva tenersi a fine mese a Parigi durante la settimana dedicata all’haute couture è stata depennata dal calendario.
