Dopo un processo di costruzione durato undici anni, la torre Tao Zhu Yin Yuan firmata dall’architetto belga Vincent Callebaut sta per essere ultimata a Taipei, capitale del Taiwan. Un grattacielo di 21 piani che presenta installazione di giardini pensili, cascate e interni ultramoderni. Ma vi è un particolare che rende la torre un capolavoro di architettura ecologica. Ha la capacità di assorbire lo smog grazie a oltre 23.000 alberi che ricopriranno i suoi molti terrazzi. La struttura presenta infatti un totale di 13mila piante, che attutiscono il rumore, forniscono ombra e fresco in estate, aiutano a mantenere il calore in inverno. Ma soprattutto assorbiranno fino a 130 tonnellate di diossido di carbonio all’anno.
Il progetto è eco-friendly fin dalla sua progettazione. Il team composto da esperti di sismica, interior design e architetti paesaggisti, hanno da subito concepito il grattacielo come un’estensione verticale della terra. Un edificio costruito analizzando l’esposizione alla luce solare, al vento e le caratteristiche bioclimatiche dell’area. Anche i costi energetici della struttura sono minimi, grazie a pannelli fotovoltaici, agli azionamenti rigenerativi degli ascensori, all’ottimizzazione di ventilazione e illuminazione naturale.
Una particolarità della torre, costruita secondo criteri antisismici, è quella di mutare di forma a seconda del punto di vista. Può apparire come una piramide, una sorta di croce, una piramide rovesciata o un’ellisse. Ogni piano è ruotato di 4,5 gradi in senso orario, per un totale di 90 gradi di rotazione, che conferiscono alla struttura la particolare forma ellittica. L’edificio è anche dotato di un impianto di riciclo dell’acqua piovana e un sistema wireless di controllo dell’illuminazione a led. I materiali usati per gli interni sono ecologicamente sostenibili e riciclabili; Gli appartamenti sono dotati di muri doppi che consentono di ridurre i consumi di energia termica.
A rendere ancora più esclusiva la torre green sono i 40 appartamenti di lusso interamente ecosostenibili, due per ogni piano, sviluppati lungo la struttura a doppia elica dell’edificio. Il prezzo base parte da 30 milioni di dollari.
In un futuro in cui la sostenibilità delle città diventerà un fattore fondamentale, la torre Tao Zhu Yin Yuan rappresenta a 360° il futuro dell’urbanistica. Un concept che a Milano è stato esplorato col Bosco Verticale di Stefano Boeri. La superficie di torri e grattacieli può diventare infatti un’opportunità per la riforestazione metropolitana e per la purificazione della sua aria.