In questi giorni abbiamo avuto modo di parlare dell’America per tantissime stranezze. Alla stazione Grand Central Terminal di New York è stata commissionata da Natural Light, un brand statunitense di birra economica, l’opera più costosa al mondo. Si chiama “Da Vinci of Debt” ed è un’installazione costituita da ben 2.600 diplomi di laurea. Il suo valore è di ben 470 milioni di dollari. Al confine tra Statu Uniti e Mexico, è stata realizzata l’installazione temporanea “Teeter Totter Wall”. Stiamo parlando di tre altalene che hanno permesso ai più piccoli di interagire tra loro nonostante ci fosse un muro a separarli. L’opera ha vinto il prestigiosissimo premio “Beazley Design of the Year 2020”. Un premio annuale assegnato dal Design Museum di Londra.
E ora tocca parlare di un’altra bizzarra ma interessante costruzione tutta americana. Dopo quasi dieci anni di lavori, tra progettazione e costruzione, la casa più grande e costosa d’America è finalmente pronta. Costruita in una zona esclusiva di Los Angeles e rinominata The One, i quasi 10mila mq di proprietà sono rimasti top-secret per anni, finché Architectural Digest non è riuscita a varcare i cancelli della mega proprietà progettata dall’architetto Paul McClean e dall’interior designer Kathryn Rotondi. Per progettare la casa McClean ha tratto ispirazione dalla storia di Los Angeles. Circondata da una pista da jogging di lunga 120m, sono serviti otto anni e 600 operai per trasformare in realtà il sogno del proprietario, il produttore cinematografico Nile Niami.
La villa, circondata da un fossato su 3 lati che la fa sembrare sospesa in aria, presenta un ingresso con soffitti alti 8 metri, che conduce a una serie di aree con viste panoramiche mozzafiato. A ovest gode di una vista a 360 gradi sul Pacifico, a est la vista è focalizzata sul centro di Los Angeles e sulle montagne di San Gabriel.
Nella casa ci sono 42 bagni, 21 camere da letto, una master suite, un garage con 30 posti auto e due car-display. Non potevano mancare una pista da bowling a quattro corsie, una spa, un cinema da 30 posti, un’ala filantropica per gala di beneficenza, uno sky deck e cinque piscine. Per gli interni Kathryn Rotondi si è affidata a brand provenienti da alcuni degli alberghi più lussuosi al mondo come Aman, Bulgari e Baccarat. Mentre la color palette della casa è un omaggio alla boutique di Tom Ford su Rodeo Drive, una delle preferite di Niami e McClean. Inoltre nella casa è presente un’impressionante collezione d’arte, da Stephen Wilson a Niclas Castello, fino a una collezione di mobili su misura di byShowroom.
A seguito delle nuove ordinanze cittadine non sarà più consentito una casa di questa portata a Los Angeles, trasformando The One (nome che calza a pennello) in qualcosa di davvero unico. Adesso non resta che trovare un’acquirente. Il prezzo di partenza ammonta a 340 milioni di dollari, l’equivalente di quasi 290 milioni di euro.