Oggi i Levi’s 501 continuano a essere ancora un’icona della moda, e lo scorso 20 maggio hanno compiuto 147 anni. Andy Warhol, Brigitte Bardot, James Dean, Marilyn Monroe, sono solo alcuni dei grandi personaggi del passato che li hanno indossati. Del resto, i Levi’s sono stati celebrati anche dai più grandi stilisti: Tom Ford ha confessato: “Vorrei avere inventato io i 501”.
Eppure la loro storia aveva un capito iniziale differente. Furono brevettati nel 1873 da Levi Strauss e Jacob Davis per i pionieri del West. Ai tradizionali modelli di denim furono aggiunti dei rivetti in rame per rinforzare le tasche, dando vita al blue jeans. 
Nel 1890 il brevetto del rivetto divenne di dominio pubblico e ai prodotti venne assegnato un numero di lotto di tre cifre per distinguerli dagli altri capi: il 501.Nel 1901 sui pantaloni è stata cucita una seconda tasca posteriore per seguire le esigenze dell’uomo del tempo, mentre 26 anni dopo Cone Mills ha dato vita al denim rosso con cimosa da 10 once in esclusiva per il Levi’s 501. È il 1936 quando viene applicata per la prima volta la ‘red tab’ con la scritta bianca sulla tasca posteriore destra.
Negli anni ’50 i Levi’s 501 vestono le star di Hollywood, mentre negli anni ’70 diventano il simbolo di ribellione. Solo nel 1981 viene lanciato il primo modello pensato per la donna e da allora non c’è armadio che non ne possieda uno.
Recentemente è stato rilasciato un modello Levi’s 501 esclusivamente per il Giappone. Il modello è realizzato in denim cimosato giapponese e ogni dettaglio, dalla patch sul retro, al red tab, alle etichette, al packaging, e persino la timbratura sui bottoni, è in lingua giapponese.
