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VALENTINO È UFFICIALMENTE NELLA SUA ERA “ALESSANDRO MICHELE”?

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Pensavamo di dover attendere la settimana della moda di settembre per ammirare il primo lavoro di Alessandro Michele per Valentino, ma a quanto pare il designer aveva altri piani in mente, mettendo fine all’attesa con un inaspettato debutto.

L’ex direttore creativo di Gucci ha lasciato il suo precedente ruolo nel novembre 2022 ed è stato scelto da Valentino per infondere nuova vita al brand dopo la decisione di Pierpaolo Piccioli di dimettersi dal suo “mandato” durato ben 25 anni.

Solo una personalità come quella di Michele sarebbe stata in grado di colmare un vuoto tanto importante e dall’annuncio della notizia i fan sono stati ansiosi di vedere come l’acclamato designer avrebbe tradotto la sua visione, ormai ritenuta simbolo di Gucci, in una nuova casa di moda.

Proprio ieri, Lunedi 17 Giugno, durante la settimana della moda di Milano, Valentino ha rilasciato a sorpresa la sua nuova collezione Resort ss 2025, facendo così coincidere il lavoro di debutto di Alessandro Michele con il giorno in cui Sabato De Sarno ha svelato la sua collezione Gucci SS25.

 

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Una mossa controversa ma anche decisamente interessante.

Quello che è subito saltato all’occhio è stata ovviamente l’assoluta riconoscibilità della creatività di Michele, che tutt’ora continua ad essere associata a Gucci.

Ma in fin dei conti, c’è poco da questionare. Ogni grande designer porta con sé la sua sensibilità ovunque vada. Sensibilità che Alessandro Michele ha saputo diluire, senza prepotenza, nello studio dei capi d’archivio e nei codici stilistici di Valentino.

Questa collezione segna senza dubbio un nuovo punto di partenza per la casa, oltre a suggerire una potenziale volontà di Valentino di avvicinarsi alla clientela di Gucci.

La vasta offerta di 171 look presentati in passerella, riporta in vita lo stile massimalista ed eccentrico tipico di Michele.

Con immancabili influenze anni ’60 e ’70, questa collezione vuole ripresentarci Valentino in un trionfo di glamour vintage: grandi cappotti con finiture in pelliccia, abiti fantasia, gonne a strati, completi formali, accessori elaborati e un’abbondanza di perle.

Stampe, motivi, strati eclettici e dettagli frivoli apportano un tocco mondano, ma anche con una forte vibe bohémien, trasformando gli stili classici in nuovi look freschi e divertenti.

In un’intervista in merito alla sua prima collezione per Valentino, il designer ha dichiarato: “Garavani era piuttosto massimalista, anche negli anni ’70, quando era nel suo periodo più essenziale. C’era sempre un senso molto romano di opulenza ed eccesso nel suo lavoro, distillato attraverso un’ossessione per la bellezza”.

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